Nel bilancio del clan Sorianiello 84mila euro solo per i mensili agli avvocati
Il clan Sorianiello di Soccavo aveva una voce di bilancio dedicata per gli avvocati: per offrire assistenza agli affiliati versava un forfait di circa 84mila euro all'anno per quattro legali. Spese che riusciva a sostenere grazie all'enorme traffico di droga ma che, unite alle "mesate" per gli affiliati (150mila euro), cominciavano a pesare. Tanto che i vertici avevano deciso di dare un taglio. La circostanza emerge dall'ordinanza eseguita oggi dai carabinieri: misura cautelare per 29 indagati, ritenuti legati al clan del complesso popolare di Soccavo, tra cui il capoclan Alfredo Sorianiello "il Biondo" e il figlio Simone.
Il forfait mensile da 7mila euro per gli avvocati
Il gruppo, viene ricostruito nell'ordinanza, oltre alle "mesate" e alle spese legali versava anche circa 400 euro alle famiglie dei detenuti per il loro sostentamento. L'importo fisso, però, rilevano gli inquirenti, era diventato insostenibile dopo la gestione di Giuseppe Mazzaccaro, alias "Peppe della 99", che versava gli stipendi anche a persone che non facevano parte del clan.
Il boss riduce il budget: massimo 3mila euro
A peggiorare ulteriormente la situazione c'erano stati gli arresti di elementi di primo piano del clan, finiti in manette per il raid a Castel Volturno per recuperare un borsone di droga rubato in cui un nigeriano era stato ucciso e un altro ferito. E in quel periodo, siamo nel 2021, il gruppo criminale doveva far fronte anche alle spese di 5 latitanti.
Dell'argomento, in varie circostanze, parlano anche Alfredo Sorianiello e il figlio Simone con diversi personaggi contigui. In una conversazione intercettata nell'aprile 2022 il capoclan e il figlio parlano proprio delle spese che il ragazzo sta affrontando per i legali, che ammontano a 6.500/7mila euro al mese. Si confrontano e "il Biondo" gli dà il nuovo budget: massimo 3mila euro al mese.