“Negli ospedali di Napoli e provincia 3mila posti letto e 18mila sanitari in meno”: l’allarme della Cisl
Mancano posti letto e personale negli ospedali di Napoli e della sua Area Metropolitana. Questo l'allarme lanciato da Luigi D'Emilio, segretario generale del sindacato Cisl Funzione Pubblica. Stando a quanto rende noto la sigla sindacale, a Napoli e provincia mancano 18mila sanitari tra AO, AOU e ASL. Situazione ancora più drammatica, quella denunciata dal sindacato, per quanto riguarda i posti letto: a fronte di tre milioni di abitanti, con un fabbisogno di 10.413 posti letto così come decretato dal piano ospedaliero, è attivo soltanto il 70% dei posti letto.
"Appare chiaro ed evidente che sul nostro territorio non si riesce affatto a garantire l’offerta sanitaria. E questo produce carichi di lavoro spaventosi per il personale impegnato nelle varie strutture, un sovraffollamento inaccettabile dei pronto soccorso con la rete dell’emergenza in permanente difficoltà, e costi economici e sociali enormi. Basti pensare che dei 400 milioni spesi ogni anno per la migrazione, il 70% proviene dall’area metropolitana. Mentre quelli che non possono andare fuori a curarsi, sono costretti a restare a casa impegnando propri familiari per assisterli. Siamo davvero al caos totale" ha dichiarato D'Emilio.
"Non possiamo consentire – conclude il segretario generale di Cisl FP – che a Napoli e sul suo territorio provinciale le persone non possano curarsi perché le istituzioni non fanno niente e debbano ricorrere alla sanità a pagamento o migrare in altre regioni. La salute è un diritto inalienabile, che deve essere difeso, tutelato e rispettato da tutti. I nostri concittadini non possono essere trattati come se vivessero nel quarto mondo. Non lo permetteremo".