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Napoli vieta i panni stesi nei vicoli. È scontro sul nuovo regolamento del Comune

Il Comune di Napoli si appresta ad approvare, nel nuovo regolamento per il decoro, il divieto di stendere i panni sulla pubblica via se causano “gocciolamento”.
A cura di Nico Falco
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Panni stesi ai Quartieri Spagnoli
Panni stesi ai Quartieri Spagnoli

Alzi la mano chi, a Napoli, non è mai incappato in qualche fila di panni stesi ad asciugare, spesso appesi alle finestre o ai balconi, qualche volta che si estendono anche da un palazzo all'altro. O chi, non napoletano, non abbia mai visto una fotografia, un video della città con questa caratteristica ormai diventata iconica. Ebbene, questa usanza antica, elevata ormai a tradizione, potrebbe andare cancellata (o perlomeno subire una dura battuta d'arresto): decisione del Comune di Napoli, che si appresta ad approvare, in un nuovo regolamento, il divieto di stendere i panni sulla strada se questi provocano "gocciolamento" e quindi disagio a chi si trova a passare in strada.

La nuova norma, ora in esame in Giunta comunale e che dovrà poi passare al vaglio del Consiglio Comunale, fa parte di quelle previste nel regolamento per Movida e Decoro che prevede, tra le altre cose, anche ulteriori sanzioni per la vendita di alcol, l'obbligo di portare una bottiglietta d'acqua per lavare via la pipì del proprio cane dal marciapiedi e divieti come quello alle partite di calcio tra giovanissimi improvvisate nelle gallerie cittadine. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore dal prossimo primo luglio.

Il Comune di Napoli si appresta a vietare i panni stesi

In merito ai panni stesi il testo riporta che, a "tutela dell'igiene pubblica e del decoro", è fatto divieto di "stendere o appendere biancheria, panni, indumenti e simili al di fuori dei luoghi privati, nonché alle finestre, sui terrazzi e balconi prospicenti la pubblica via quando ciò provochi gocciolamento sull'area pubblica". Una norma che, a ben guardare, dovrebbe essere implicita anche nel vivere civile: alzi la mano (di nuovo) chi, passando sotto un balcone, non è finito sotto una pioggerella sgocciolante da una fila di panni stesi. Si tratta, però, della prima volta in cui una norma che sarebbe più adatta alle regole di un condominio finisce in un regolamento comunale.

La decisione di fare piazza pulita dei panni sgocciolanti ha causato, e non poteva essere altrimenti, una serie di reazioni tra i social, comprese polemiche pure piuttosto accese: c'è chi si appiglia appunto alla tradizione (e può elencare, tra memoria e immagini, decine di casi in cui i panni sono diventati "famosi" e parte integrante del paesaggio urbano, tra le "curiosità" più fotografate dai turisti) e chi, arrivando a trovare la decisione ridicola, sostiene che in realtà i problemi e le priorità di Napoli siano altre.

In mattinata è arrivato anche il commento dell'ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che è stato dieci anni alla guida della città "degli scugnizzi e di Maradona": "Il Sindaco che non c'è finalmente batte un colpo – afferma l'ex magistrato – vieta di stendere i panni sui balconi e le finestre di Napoli e vieta di giocare a pallone. Questa è la sua visione di città. Ma Manfredi è ‘o ver o ci fa?". "La verità è che Napoli non gli va giù, così come al suo capo politico De Luca – prosegue De Magistris – Napoli è un pezzo grande del cuore, non è una poltrona da scaldare per mettersi a posto il portafoglio e la famiglia con la quadruplicazione dello stipendio e gestire nelle stanze del compromesso morale e politico il malloppo dello scandaloso patto per Napoli".

Il Comune: "Regolamento sarà solo su sicurezza urbana"

Con una nota la Giunta comunale di Napoli ha spiegato che "la sicurezza urbana è una priorità di questa Amministrazione" e che "esclusivamente questo tema sarà oggetto, come annunciato quando fu emessa un'ordinanza ora in scadenza, di un apposito regolamento da approvare in giunta per poi essere sottoposto al vaglio delle Commissioni competenti e poi del Consiglio comunale". "Quanto alle misure relative al Decoro Urbano – si legge ancora nella nota diffusa – pur necessarie per restituire un volto degno alla città lasciata nel totale degrado negli ultimi anni, non entrano in questo regolamento".

Il precedente: panni stesi vietati ad Ischia

Esiste anche un precedente non troppo lontano da Napoli né geograficamente né nel tempo: nel 2018 il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, aveva vietato la "tradizione" con una ordinanza comunale, per garantire maggiore decoro urbano, con particolare attenzione nelle aree più turistiche e introducendo sanzioni fino a 500 euro; anche a Roma, nel 2019, il Comune si era mosso in questa direzione.

Una decina di anni fa, nel 2012, anche la Cassazione si era espressa sull'argomento (ma relativamente ai condomini), a proposito della querelle tra due casalinghe bresciane: si può stendere i panni negli spazi condominiali, aveva sentenziato la Suprema Corte, ma a patto che prima siano strizzati e che non causino gocciolamento.

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