Napoli, vaccino Covid-19 a domicilio o dal medico di base: 170 dottori dicono sì
Sono 170 i medici di famiglia all'Asl Napoli 1 Centro, su 550, che hanno già dato l'adesione per fare le vaccinazioni anti-Covid19 ai propri pazienti in studio o a casa. Si tratta di una prima tranche, alla quale nei prossimi giorni si aggiungeranno probabilmente altri medici. Il prossimo passo sarà l'accordo con l'azienda sanitaria e la messa a punto della modalità organizzativa per poter partire concretamente. Ci sarà un sistema rigoroso e preciso per prenotarsi in maniera ordinata. Non bisogna quindi prendere d’assalto gli studi medici. I vaccini fatti dal medico di base in questo caso saranno inizialmente i Moderna, ai quali, poi da metà aprile potrebbe aggiungersi anche il Johnson&Johnson, che è ancora più semplice da utilizzare, perché non richiede la conservazione a -70 gradi centigradi, come il Pfizer, e prevede una sola iniezione, senza richiamo, con le dosi già caricate nelle siringhe monouso. Per quanto riguarda le categorie che si potranno vaccinare dal medico di famiglia, saranno quelle previste dal piano vaccinale nazionale e regionale: al momento sono stati previsti quindi over 80 e categorie fragili.
Calamaro (Fimmg): "In due mesi vaccineremo l'80% dei pazienti"
All'Asl Napoli 3 Sud, per esempio, i medici di base stanno già vaccinando negli hub messi a disposizione dai Comuni. "In due mesi – spiega Corrado Calamaro, responsabile Fimmg Campania – contiamo di poter vaccinare tramite i medici di base l'80% dei pazienti degli studi medici". Questo darà una forte accelerata alle vaccinazioni in Campania. È slittato a domani, intanto, l'incontro tra la Regione Campania e i sindacati dei medici di base per le prenotazioni delle vaccinazioni: si va verso una procedura semplificata per prenotare i pazienti estremamente fragili. "Prenotare le vaccinazioni anti-Covid19 in Campania per i pazienti estremamente fragili negli studi dei medici di famiglia sarà più facile – aggiunge Calamaro – grazie ad una procedura semplificata che la Regione Campania si appresta a varare, che supererà le difficoltà inizialmente riscontrate sulla piattaforma online. Non ci sarà più bisogno quindi di compilare la scheda anamnestica complessa come quella di prima, ma la procedura sarà molto più semplice – spiega – perché saranno comunicati all'Asl solo i dati del paziente con estrema fragilità.
Tommasielli: "Medici di base pronti a fare vaccinazioni Covid"
"I 4200 medici di famiglia della Regione Campania – spiega Pina Tommasielli, medico di base e referente per le medicina territoriale dell'Unità di Crisi della Campania – nel periodo compreso tra il 1 ottobre e il 31 dicembre 2020, in piena seconda ondata, hanno vaccinato contro l'influenza e contro la polmonite pnemococcica , un milione cento mila cittadini aventi diritto. Ora sono pronti a fare la loro parte per la vaccinazione anticovid. Nonostante i vaccini in uso non siano molto ‘maneggevoli' (catena del freddo, diluizione etc.) abbiamo già registrato un alto tasso di adesione a Napoli come ad Avellino e in tutte le altre province. Siamo certi che tanti altri medici aderiranno man mano che saranno disponibili vaccini più ‘semplici' da somministrare. Avere tanti micro hub vaccinali sui territori con professionisti che dei propri pazienti conoscono storie sanitarie e di vita, dà valore, qualità e sicurezza a questa sfida, che è tra le più ardue che ci saremmo mai immaginati di vivere".