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Napoli terzo mondo d’Europa secondo Le Figaro: Toni Servillo e Paolo Sorrentino difendono la città

L’attore e il regista hanno risposto al recente reportage del quotidiano francese che ha definito Napoli “il terzo mondo d’Europa”.
A cura di Valerio Papadia
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Oltre un mese fa, durante la campagna elettorale che ha portato all'elezione di Gaetano Manfredi come nuovo sindaco di Napoli – dopo 10 anni di amministrazione De Magistris – la giornalista Valerie Segond ha firmato un reportage per il noto quotidiano francese Le Figaro proprio sulle elezioni nel capoluogo campano. Nel corso del lungo articolo, la giornalista transalpina ha definito Napoli come "il terzo mondo d'Europa", citando però anche i miglioramenti in città dal punto di vista dei cumuli di rifiuti per strada, di gran lunga meno evidenti rispetto a quanto visto durante l'emergenza del 2008. Parole che non sono piaciute ai napoletani: tra coloro che sono accorsi in difesa della città anche l'attore Toni Servillo e il regista Paolo Sorrentino.

La risposta di Servillo e Sorrentino alle polemiche

L'occasione ai due artisti per intervenire sulla querelle sollevata dal reportage di Le Figaro l'ha data la conferenza stampa di presentazione di È stata la mano di Dio, il nuovo film del regista partenopeo, con protagonista il suo attore-feticcio, che uscirà in sala il prossimo 24 novembre e sarà poi a disposizione in streaming, su Netflix, il 15 dicembre. Durante la conferenza, Servillo ha detto: "Non saprei vivere da nessun'altra parte. Amo profondamente questo terzo mondo" il commento dell'attore, che è nato in provincia, ad Afragola, ma vive in città. Molto più laconico, invece, Paolo Sorrentino, intenzionato a non alimentare le polemiche: "Mi sembra che Napoli se la cavi bene da molto tempo" ha dichiarato il regista, napoletano di nascita, cresciuto al Vomero, quartiere collinare della città. Il film racconta proprio la sua adolescenza nel capoluogo campano.

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