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Napoli, striscioni “Stop guerra e spese militari” sul Palazzo Reale: blitz dei disoccupati organizzati

Esposti striscioni “stop guerra e spese militari” a Palazzo Reale e sugli spalti della Galleria della Vittoria. La manifestazione dei disoccupati organizzati a Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Striscioni per chiedere lo stop alle spese militari sono stati esposti stamattina a Napoli sulla facciata del Palazzo Reale e sugli spalti della Galleria Vittoria, a via Cesario Console. L'iniziativa porta la firma delle associazioni dei disoccupati organizzati storici a Napoli, Movimento 7 Novembre e Cantiere 167 Scampia, che chiedono al Governo Meloni di investire le risorse nel lavoro e nel welfare, invece che nel riarmo. "Lavoro subito: basta spese militari", si legge in uno degli striscioni. "L'azione di lotta – rivendicano i comitati – dei disoccupati organizzati appartenenti alle platee storiche di lunga durata. I tempi delle istituzioni non sono quelli nostri, dei proletari e de disoccupati dei quartieri popolari. Trovano in un giorno 800 miliardi di euro per le spese militari, ci mettono una vita per dare risposte concrete per il lavoro ed il salario".

L'appello dei disoccupati napoletani: "Fermate la guerra"

Ieri, i comitati dei disoccupati avevano lanciato un appello a fermare la guerra in Ucraina. "Ci hanno ripetuto per anni – scrivono sui social Movimento 7 Novembre e Cantiere 167 Scampia – che non c'erano soldi e dovevamo tagliare per l’austerità, niente risorse per il lavoro, l'emergenza abitativa, la sanità, la scuola. Ora invece l'Europa con Ursula Von der Leyen annuncia un piano di riarmo di 800 miliardi. I soldi ci sono e li prendono dai programmi delle politiche di sviluppo e coesione, dalla sanità, dagli investimenti. Noi vogliamo le risorse per il lavoro e i lavoratori e lavoratrici, per i disoccupati e le disoccupate, per ridurre l'orario di lavoro a parità di salario, per un piano di lavoro straordinario utile realmente alla società, alla messa in sicurezza dei territori contro il disastro ecologico, contro le diseguaglianze, per la giustizia sociale e ambientale.

E concludono:

Il riarmo delle nazioni è il film già visti che ha provocato milioni di morti. Come movimento dei disoccupati organizzati appartenenti alle platee storiche della città di Napoli, invitiamo tutte le realtà ed organizzazioni sociali, politiche, territoriali ad una mobilitazione contro la guerra e l'economia di guerra.Dovremmo tutti lavorare per uno sciopero generale di tutte le città, contro la guerra, il riarmo, l'imperialismo e i briganti che lo rappresentano che marciano alla nostra testa.Scendere in piazza contro però il nemico in casa nostra, contro l'imperialismo europeo, contro gli interessi dei propri padroni.

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