video suggerito
video suggerito

Napoli, striscioni e corteo con decine di moto per i funerali di Sasà, figlio del ras, al rione Don Guanella

Numerose moto hanno “scortato” la bara di Salvatore Apice, morto per cause naturali; funerali monitorati dalle forze dell’ordine: il padre è un ras di camorra.
A cura di Nico Falco
311 CONDIVISIONI
Gli striscioni per Salvatore Apice
Gli striscioni per Salvatore Apice

Decine e decine di scooter e moto hanno scortato la salma di Salvatore Apice, il giovane di Scampia stroncato da una grave malattia. I funerali si sono tenuti questa mattina nella chiesa del rione Don Guanella, nella periferia Nord di Napoli. Nel quartiere sono comparsi degli striscioni che sarebbero stati fatti affiggere dagli amici del ragazzo scomparso: "Insieme a te è volato via un pezzo del nostro cuore, ma continueremo a vivere con gioia sicuri che un giorno ci ritroveremo", si legge su uno di questi.

La situazione è stata monitorata dalle forze dell'ordine, con agenti in borghese, come è prassi in questi casi: il ragazzo, è bene precisarlo, non era ritenuto inquadrato in logiche criminali (e, infatti, i funerali non sono stati vietati) ma era imparentato con Paolo Esposito, detto ‘o Porsche, ritenuto legato al gruppo della Vanella Grassi, e soprattutto era il figlio di Costanzo Apice, attualmente detenuto, condannato in via definitiva nel 2016 per l'omicidio di Carmine Grimaldi, detto "Bombolone", il referente del clan Licciardi a San Pietro a Patierno, ucciso in un agguato il 18 luglio 2007 nello scontro con gli scissionisti dei Sacco-Bocchetti; l'uomo non è stato autorizzato a lasciare il carcere per partecipare alle esequie.

Il padre del ragazzo era stato processato anche per l'omicidio di Mariano Bacioterracino, ucciso il 12 maggio 2009 davanti a un bar di via Vergini, nel Rione Sanità, nel centro di Napoli. La scena fu ripresa dalle videocamere di sorveglianza, le immagini furono poi diffuse dalla Questura di Napoli nel tentativo di dare un nome a quel killer che, pistola in mano e berretto calato in testa, esplode diversi colpi di pistola contro il bersaglio da distanza ravvicinata. Per l'omicidio di Bacioterracino Costanzo Apice era stato condannato all'ergastolo in primo e in secondo grado ma la Corte di Cassazione aveva rimandato il processo ad una diversa sezione della Corte di Appello; il 5 gennaio 2022 l'uomo era stato assolto.

311 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views