Napoli, spaccio di droga nel carcere di Poggioreale: 9 arresti
La droga arrivava dall'esterno, occultata nei pacchi per far sì che gli agenti della Penitenziaria non la scoprissero, e poi veniva spacciata all'interno del carcere napoletano di Poggioreale: una vera e propria organizzazione criminale quella sgominata dai carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma che, su richiesta della Procura di Napoli Nord, hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere, quattro agli arresti domiciliari e due di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di nove persone, di età compresa tra i 21 e i 43 anni, residenti tra le province di Napoli e Caserta e accusati a vario titolo di traffico di sostanze stupefacenti aggravato.
Le indagini di magistrati e carabinieri sono partite dopo che i militari del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma hanno scoperto che due detenuti del carcere di Poggioreale erano in possesso di telefoni cellulari, grazie ai quali erano in grado di comunicare con l'esterno e, in particolare, con gli altri indagati. Ai due detenuti, così, la sostanza stupefacente, soprattutto hashish, arrivava dall'esterno, tramite pacchi postali contenenti generali alimentari tra i quali veniva occultata la sostanza illecita: i due, con la complicità di altri due detenuti, provvedevano poi a spacciare la droga all'interno del carcere.
Sono molte le sostanze e gli oggetti non consentiti che arrivano ai detenuti, con i mezzi più disparati. Soltanto ieri, nel carcere napoletano di Secondigliano, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno intercettato un drone che trasportava cellulari e chiavistelli destinati ai detenuti.