Napoli, sequestrata l’ex canonica della chiesa di San Biagio ai Taffettanari: occupata abusivamente
Una nucleo familiare aveva occupato l'ex canonica della chiesa di San Biagio ai Taffettanari, nel centro di Napoli e a pochi passi dal Duomo, e l'aveva trasformata in abitazione, costruendovi abusivamente all'interno. Retroscena dell'indagine che ha portato oggi al sequestro, eseguito dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli su delega della Procura; nel registro degli indagati sono state iscritte sette persone, tutte appartenenti alla famiglia Macor-Cortese, negli anni scorsi più volte al centro di vicende giudiziarie.
La struttura, una palazzina di quattro piani di proprietà dell'omonima Opera Pia, costituisce bene di rilievo storico-architettonico e dallo scorso dicembre è stata commissariata dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, che era intervenuto proprio per la vicenda dell'occupazione abusiva; la storia era stata trattata dalla trasmissione televisiva Report e portata in Parlamento dal deputato Francesco Emilio Borrelli.
Secondo gli inquirenti i sette indagati hanno, nel tempo, progressivamente invaso e occupato gli immobili della canonica, senza averne alcun titolo, e hanno realizzato abusivamente diverse opere per aumentare la superficie abitativa. In particolare, i reati ipotizzati sono di invasione di terreni e di edifici, opere edilizie abusive e deturpamento e destinazione ad usi incompatibili di beni culturali.
L'iniziativa, si precisa in una nota firmata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, "si inscrive nel più ampio piano di ricognizione del patrimonio storico-artistico e architettonico avviato dalla Procura della Repubblica di Napoli con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, della Curia di Napoli e dell'Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Architettura".