Napoli, scontri per il Reddito di Cittadinanza tra polizia e disoccupati organizzati
Tensioni e scontri oggi pomeriggio a Napoli tra disoccupati e forze dell'ordine in piazza Municipio. Un gruppo di disoccupati organizzati aderenti a diverse sigle come "7 Novembre" e disoccupati di "Cantiere 167 Scampia" si è radunato nello spiazzo antistante Palazzo San Giacomo. Una manifestazione a difesa del Reddito di Cittadinanza. I disoccupati sostengono di aver chiesto un incontro con l'assessore comunale al Lavoro, Chiara Marciani, che non sarebbe avvenuto. Da qui, il tentativo di entrare lo stesso nel palazzo, respinto dalle forze dell'ordine in assetto anti-sommossa con caschi, scudi e manganelli. Il corteo poi si è spaccato: una parte è andata verso piazza Municipio, un'altra verso il Consiglio Comunale di via Verdi e via Santa Brigida.
Negli scorsi giorni i telefoni e le caselle postali email di Caf e patronati sono stati presi d'assalto a Napoli e in provincia per chiedere chiarimenti in merito alla riforma del Reddito di Cittadinanza, introdotto dal governo Conte. In Campania sono circa 400mila i percettori dell'Rdc. Di questi, 100mila potrebbero subire dei tagli al sussidio con l'introduzione della MIA, la Misura di Inclusione Sociale, allo studio del Ministero del Lavoro.
Mentre le famiglie "non occupabili" continueranno a percepire un assegno di circa 500 euro al mese, infatti, quelle di "occupabili" potrebbero vedere decurtato l’importo a 375 euro, con la riduzione della durata da 18 a 12 mesi. Diminuirà anche l’ISEE per chiedere il sussidio, che dovrebbe passare da 9.360 euro a 7.200 euro. Potrebbe essere ridotta inoltre la quota aggiuntiva per l’affitto che attualmente può arrivare fino a circa 280 euro al mese. Per gli occupabili, cioè coloro che possono lavorare, il sussidio dovrebbe scendere a 375 euro al mese, per un massimo di 12 mesi. La seconda volta la durata scenderà a 6 mesi. Prima di presentare una terza domanda bisognerà aspettare un anno e mezzo.