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Napoli ricorda Palatucci, il Questore morto a Dachau che salvò migliaia di persone

Ricordato oggi a Bacoli Palatucci, il questore di Fiume che salvò la vita a migliaia di ebrei e cittadini perseguitati durante il periodo del genocidio nazista.
A cura di Nico Falco
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Si è tenuta questa mattina, presso il parco Vanvitelliano del Fusaro, a Bacoli, la cerimonia in memoria di Giovanni Palatucci, già Questore reggente di Fiume, morto il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento di Dachau e insignito della Medaglia d'Oro al Merito Civile per essersi "prodigato in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l'arresto e la deportazione". Nel 1990 Palatucci venne riconosciuto "Giusto tra le Nazioni", onorificenza assegnata dallo Yad Vashem, l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah, per indicare i non ebrei che hanno salvato anche un solo ebreo dalla Shoah.

L'anno scorso nel parco Vanvitelliano era stato piantumato un ulivo ed era stata apposta una targa alla memoria del funzionario. Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e militari e una rappresentanza di studenti del Liceo Statale “Lucio Anneo Seneca” di Bacoli; presenti inoltre il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano, il Sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione, e Daniele Coppin in rappresentanza della Comunità Ebraica di Napoli.

L'aiuto di Palatucci venne scoperto negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Fondamentale fu la testimonianza dello zio, il vescovo Giuseppe Maria Palatucci, che aveva raccontato che il nipote, da quando era addetto all'ufficio stranieri, nel 1937, fino al suo arresto, nel settembre 1944, si era impegnato per salvare la vita alle vittime delle persecuzioni razziali, anche distruggendo i fascicoli che avrebbero determinato le deportazioni. Molti dei prigionieri, spiegò il vescovo, furono mandati nel campo di internamento di Campagna, in provincia di Salerno, dove avrebbero beneficiato della protezione sua e della cittadina.

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