Napoli, ragazza ferita per errore durante sparatoria per il costo di un cappello, presi in 4
La lite sarebbe nata per il prezzo di un cappellino. Una cifra ritenuta non veritiera, che avrebbe fatto nascere la discussione poi degenerata in sparatoria nel rione Bronx di San Giovanni a Teduccio, a Napoli. Probabilmente un pretesto, per mascherare altri motivi. E a farne le spese era stata una ragazza di 27 anni, che si era affacciata al balcone sentendo il rumore degli spari e era stata colpita da una pallottola. Per quell'episodio, risalente allo scorso 16 febbraio, le forze dell'ordine hanno fermato quattro persone, tutte imparentate, tra cui un ragazzo minorenne.
In manette, destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip di Napoli per tentato omicidio aggravato e detenzione e porto di arma da fuoco, sono finiti Carmine Argentato, 38 anni, il fratello Gaetano Argentato, 49 anni, e il figlio di quest'ultimo, Alessandro Argentato, 20 anni; sottoposto a fermo di indiziato di delitto con le stesse accuse M. A., minorenne, nipote dei due fratelli. Le misure sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Napoli e dagli agenti del commissariato di Poggioreale, su delega delle Procure del tribunale ordinario e di quello per i Minorenni.
I quattro sono stati individuati dalla Mobile con le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli. Quella sera, hanno ricostruito i poliziotti, i quattro avevano incontrato in via Della Bussola C. C. e il figlio minorenne C. F. Gli avevano chiesto quanto avesse pagato il cappellino che indossava il ragazzo e, dicendo di non credere alla risposta, avevano cominciato un litigio che si era concluso quando avevano cominciato a sparare all'impazzata. Uno dei proiettili aveva per errore colpito P. M., 27 anni, che sentendo il rumore dei primi spari si era affacciata alla finestra.