Napoli quasi deserta nel primo giorno di strade, piazze e lungomare chiusi al pubblico
Una Napoli quasi deserta quella che oggi, nel primo giorno di ordinanza restrittiva che chiude in tutta la Campania strade, piazze, lungomari ma anche mercati e fiere rionali. Chiuse anche ville, giardini pubblici, parchi: è una Napoli che in parte sembra tornata quella di un anno fa quando il primo lockdown trasformò la città in un vero e proprio deserto spettrale, e quando perfino i controlli delle forze dell'ordine sembrano "superflui" o quasi.
Centro storico praticamente svuotato: gli unici a camminare sono quelli che fanno ritorno a casa, eventualità prevista dall'ordinanza di De Luca. Deserto anche il Lungomare di Napoli, vero banco di prova della città: stamane, nonostante le temperature alte ed il sole quasi primaverile, nessuno sugli scogli e pochissime persone in giro, salvo qualche runner o qualche anziano a passeggio. "Resiste" invece il Vomero: a piazza Fuga c'è chi non rinuncia al caffè da asporto, o a chiacchierare sulle panchine anche in piccoli gruppetti. Ma tutto sommato situazioni ben più che accettabili rispetto alle "tonnare" viste nei giorni scorsi.
Ma infuriano le polemiche, soprattutto sul piano politico. Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha parlato di un'ordinanza "incomprensibile, sbagliata anche da un punto di vista sanitario. Non mi convince", ha detto il primo cittadino di Napoli, che ha poi attaccato anche il presidente regionale: "De Luca ci ha abituato a questo suo modo di operare per cui partecipa alla conferenza Stato-Regioni, annusa quello che più o meno è l'orientamento del Governo e lo anticipa con un effetto politico a sorpresa, di propaganda". Rabbia anche da parte dei commercianti, alle prese con conti da far quadrare e nuove restrizioni. Ma il primo giorno di "mini lockdown" a Napoli sembra essere passato senza troppi disagi.