La monorotaia a Napoli per arrivare al Bosco di Capodimonte e alle Academy Federico II, nella zona Est
Napoli potrebbe presto avere due nuove monorotaie, un mezzo di trasporto avveniristico, moderno e veloce in sede fissa, per bypassare il traffico cittadino e migliorare gli spostamenti in città per lavoratori, studenti e turisti. Due le linee ipotizzate, la prima per collegare il Bosco di Capodimonte alla Zona Ospedaliera, una tratta attualmente scoperta da linee metropolitane. L’altra per connettere l’attracco dei traghetti del Porto di Napoli (il Varco Immacolatella) all’Università Federico II di San Giovanni a Teduccio, con l’Academy Apple, e all’Ospedale del Mare di Ponticelli. Costo dell’operazione oltre 570 milioni di euro (360 milioni per la Colli Aminei-Bosco di Capodimonte e 217 milioni per la Gronda Est): Fanpage può raccontare il futuristico progetto.
Dove non arrivano i progetti ci arriva, per ora, l'intelligenza artificiale: e dunque la monorotaia di Napoli potrebbe essere simile a quella immaginata da Fanpage con l'uso dell'IA di Midjourney. Per ora c'è il progetto, nero su bianco, inserito nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) del Comune di Napoli, aggiornato al 2025. È prevista anche una terza monorotaia sopraelevata, molto più lunga, chiamata Gronda Ovest, da 640 milioni di euro, per collegare Napoli ai Comuni dell'area nord.
La monorotaia di Napoli Capodimonte-Cardarelli
Tornando a Napoli, tra le proposte progettuali per il potenziamento della rete del trasporto pubblico in sede fissa analizzate nel PUMS, c’è quella di una monorotaia interrata su gomma Colli Aminei-Cardarelli-Capodimonte, che possa congiungere l’area dell’ospedale “Antonio Cardarelli”, nella Zona Ospedaliera, al Real Bosco di Capodimonte. L’ipotesi è al momento in fase di studio e consentirebbe anche di connettere alla linea metropolitana il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il progetto prevede al momento un finanziamento di circa 350 milioni di euro, da reperire.
L'obiettivo è quello di migliorare i collegamenti per il polmone verde cittadino, sede del Museo Reggia di Capodimonte, oggi la più grande pinacoteca della città. L’idea, come si legge nel documento consultato da Fanpage, è quella di realizzare un sistema di trasporto in galleria, a guida vincolata su gomma e totalmente automatico, che, percorrendo Viale dei Colli Aminei, collega la zona della Uscita Cardarelli della stazione Colli Aminei della metro Linea 1 con l’accesso Porta Piccola del Real Bosco di Capodimonte. Lungo il tracciato di 2 km, sono previste 5 fermate: Cardarelli, Nicolardi, Viale dei Pini, Cardinale Prisco e Porta Piccola. Il tunnel avrebbe una singola canna. I treni si incrocerebbero in prossimità della terza stazione di Colli Aminei.
La monorotaia dell’Area Orientale di Napoli
L’altra linea monorotaia, invece, dovrebbe sorgere nella zona orientale di Napoli, attualmente fortemente carente dal punto di vista delle infrastrutture di trasporti pubblici locali. Il progetto prevede di realizzare una linea monorotaia in sede riservata fuori terra, in quanto nel sottosuolo è presente una falda d’acqua.
L’ipotesi prevede un tracciato di circa 30 km, con 30 stazioni, diviso in tre direttrici principali, all’incirca della stessa lunghezza, che a partire dalla tratta Immacolatella Brin (tratta rossa), raggiungono Taverna del Ferro (tracciato blu), Ospedale del Mare (tracciato giallo) e l’area del PUA Botteghelle (tracciato verde). Al momento si è alla fase del progetto tecnico di fattibilità economica, con un finanziamento di 1,5 milioni.
Il progetto della monorotaia Gronda Ovest
È previsto, infine, un progetto da 640 milioni di euro, per realizzare una monorotaia soprelevata che colleghi direttamente Napoli Scampia-Cupa Perillo a Giugliano, Qualiano, Villaricca, Melito, Mugnano, Calvizzano e Marano. Un sistema di trasporto che servirebbe oltre 320mila abitanti dell'hinterland nel quadrante a nord del capoluogo campano.
La monorotaia cinese di Chongqing: passa nei palazzi
La monorotaia è un mezzo di trasporto urbano rapido. Il concetto è semplice. Si tratta di una sorta di piccolo treno che viaggia su un binario, a volte sospeso, su una sede riservata, quindi, e separata dal traffico cittadino. In altri casi a sospensione magnetica, dove il treno viaggia sotto i binari. Un mezzo, insomma, più veloce rispetto al tram, che condivide i binari in sede stradale con auto e bus, pur avendo spesso a disposizione una corsia riservata. Nel mondo esempi di monorotaia si trovano in tante città. Anche Torino ha avuto la sua monorotaia sopraelevata costruita negli anni ‘60. Altre si trovano in Giappone, come quelle di Tokyo e Osaka. Ma tra le più famose non si può non citare la monorotaia di Chongqing, in Cina, celebre anche nei video di TikTok, perché viaggia per alcuni tratti all’interno dei palazzi.
La monorail dei Simpson a Springfield
Sebbene, a livello di trasporto cittadino, non sia così diffusa come la metropolitana, la monorotaia è comunque entrata nell’immaginario collettivo odierno, anche grazie ad una famosa puntata dei Simpson, la serie animata statunitense ideata da Matt Groening nel 1987 per la Fox. L’episodio, dal titolo “Marge contro la monorotaia”, (il numero 11 nella versione italiana della quarta stagione) è andato in onda per la prima volta in Italia nel 1994. Grazie alla matita di Groening nell’universo immaginario dei Simpson viene introdotto questo particolare sistema di trasporto pubblico, presentato come simbolo di modernità e progresso, attraverso una sorta di musical. La puntata ebbe un grande successo ed ha contributo a rendere celebri le monorotaie presso il grande pubblico.