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Napoli, power bank esploso nello zaino a scuola: ecco i danni che ha causato

Lo zainetto bruciato e sfondato sul fondo, il tablet danneggiato dalle fiamme: i danni del power bank esploso a scuola. Indagini dei carabinieri in corso.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il power bank scoppiato nella scuola di Napoli / Fanpage.it
Il power bank scoppiato nella scuola di Napoli / Fanpage.it

Lo zainetto sventrato e bruciato dalle fiamme sul fondo. Il tablet annerito dalla combustione. Sono alcuni dei danni più visibili dell'incidente occorso in una scuola superiore a Napoli, dove un power bank, il caricabatterie portatile per cellulari e tablet, che era contenuto all'interno dello zaino di una studentessa è esploso improvvisamente, incendiandosi e provocando fumi irrespirabili. A seguito dell'incidente, avvenuto venerdì mattina, 4 ottobre, presso il Liceo "Elio Vittorini" dell'Arenella, come riportato da Fanpage.it, sono rimasti intossicati 7 ragazzi, dei quali 2 più gravi che sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Per fortuna nessun ferito seriamente. I ragazzi adesso stanno tutti bene.

Il power bank esploso in classe e i fumi respirati dagli alunni

Sul posto venerdì sono subito arrivati i soccorsi, allertati dalla scuola, con l'ambulanza del 118, dotata di bombole di ossigeno, per aiutare i ragazzi nella respirazione. Il personale scolastico ha immediatamente evacuato l'aula e avvisato i genitori degli alunni. Lo zainetto con il power bank incendiato è stato gettato per sicurezza dalla finestra. La dirigente scolastica, ieri contattata da Fanpage.it, ha assicurato che la scolaresca, peraltro già al corrente dei rischi che si possono correre con le batterie al litio, sarà ulteriormente messa in guardia da questi rischi.

Le indagini dei carabinieri sul dispositivo incendiato

Sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri della stazione Arenella, che ieri mattina si sono recati nell'istituto superiore e hanno sequestrato il power bank, quasi completamente fuso, lo zainetto, e altro materiale, come il cavetto di alimentazione e il tablet. Secondo le prime ricostruzioni, il power bank sarebbe stato collegato al tablet per ricaricarlo, quando si è incendiato. Della notizia è stata informata la Procura della Repubblica di Napoli per eventuali ulteriori accertamenti volti a scongiurare l'ipotesi che possa esserci stato un difetto di fabbricazione o che il power bank possa far parte di un eventuale lotto difettoso. Solo ipotesi al momento, è bene precisare, non confermate. Bisognerà attendere, infatti, eventuali esiti di una perizia tecnica per capire quale possa essere stato il motivo della combustione.

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