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A Napoli pochi pediatri e anziani, D’Avino (FIMP): “A settembre arrivano i nuovi incarichi”

Il numero dei pediatri in Campania ridotto dai pensionamenti. Antonio D’Avino (FIMP): “Problema transitorio, a settembre 35 nuovi incarichi in Campania, 19 in provincia di Napoli”
Intervista a Dott. Antonio D'Avino
Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli e provincia i pediatri di libera scelta si sono ridotti di numero, come nel resto d'Italia, e in media hanno un'età media elevata. Il personale sanitario dedicato alla cura dei più piccoli scarseggia, soprattutto a causa dei pensionamenti e dei tempi lunghi del turn over. Ma le cose a breve potrebbero migliorare.

“Entro settembre saranno assegnati 35 incarichi vacanti per nuovi pediatri nella regione Campania – spiega a Fanpage.it Antonio D'Avino, pediatra di famiglia napoletano e presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – Di questi, ben 10 sono nell’Asl Napoli 1 centro, 2 nell’Asl Napoli 2 nord e 7 nell’Asl Napoli 3 sud. Tuttavia, nel giro di pochi anni entreranno in servizio circa 800 nuovi pediatri che oggi stanno seguendo i corsi di specializzazione”.

I nuovi incarichi a Napoli saranno a:

  • Isola di Capri – 1
  • Chiaia -1
  • Fuorigrotta – 1 (21-09-2023)
  • Pianura – 1
  • Soccavo – 1
  • Secondigliano – 2
  • Barra – 1
  • San Lorenzo – 1
  • Vicaria – 1 (29-08-2023)
Il pediatra Antonio D'Avino, presidente FIMP
Il pediatra Antonio D'Avino, presidente FIMP

Dottor D'Avino, molte famiglie si lamentano della difficoltà di trovare un pediatra, perché?

La questione della carenza del numero del personale medico delle cure primarie, sia dei pediatri di famiglia che dei medici di assistenza primaria, non riguarda solo Napoli, ma tutta Italia. Il motivo è che negli anni scorsi non è stata fatta una adeguata programmazione sanitaria da parte di chi ha pianificato il numero delle borse di studio per la specialità di Pediatria. E per 2-3 anni avremo ancora difficoltà per sostituire i colleghi che vanno in quiescenza.

Quali sono i territori campani maggiormente interessati?

Le aree dove con maggiore difficoltà si trovano pediatri disposti a trasferirsi sono in particolare quelle a popolazione sparsa, dove c'è densità abitativa bassa. L'Alta Irpinia, il Salernitano, dove lo stesso pediatra si trova ad assistere bambini e adolescenti di 4-5 comuni e ognuno di questi dista magari 15-20 km dall'altro. Qui c'è una vera difficoltà. Ma possiamo dire che è una difficoltà transitoria, perché circa 4 anni fa il numero delle borse di studio è stato aumentato, quasi triplicato, portandolo da circa 350 a quasi 900 borse. Entro qualche anno, quindi, tutte le carenze saranno colmate e anzi ci troveremo forse ad affrontare il problema opposto, cioè di avere troppi specialisti in pediatria da collocare nel mercato del lavoro. Piuttosto, il problema ad oggi è un altro.

Quale?

La questione più critica attualmente non riguarda tanto la pediatria di famiglia, ma quella ospedaliera, in grosse difficoltà soprattutto negli ospedali più piccoli, dove non riesce a trovare pediatri disposti a lavorare. Spesso, in tali condizioni, i bandi di concorso vanno deserti. Ma, come detto, è un problema che tra qualche anno sarà probabilmente risolto, grazie alla maggiore disponibilità di specializzati in Pediatria.

Intanto, però, i pensionamenti sono continui. Anche quest'estate alcuni pediatri a Napoli andranno in quiescenza, come si risolve questa situazione nell'immediato?

Anche in questo caso si è intervenuti. A settembre saranno assegnati 35 incarichi in tutta la Campania. Alcuni dei quali in territori estesi e con bassa densità abitativa: Salerno, Benevento, Avellino. Bisogna solo avere un po' di pazienza e aspettare l'arrivo del nuovo pediatra.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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