Napoli, non c’è il boom di turisti di Natale: “Vuota metà delle stanze degli hotel” l’allarme di Federalberghi
Niente boom di turisti a Natale. Il Comune di Napoli aveva previsto un milione di visitatori per le feste del 2024. Ma le prenotazioni, secondo i dati di Federalberghi, sarebbero molto al di sotto. Vuota circa metà delle stanze negli hotel. "Questa fine di anno ha mostrato un rallentamento nei flussi turistici in città – commenta Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli – Soprattutto il mese di dicembre e le festività hanno disatteso le aspettative degli albergatori (ad esempio l'Immacolata o il Natale, che ha registrato circa 50% di occupazione camere)".
"Vuota metà delle stanze negli hotel"
Secondo gli albergatori, quindi, non sarebbero bastati ad attirare i turisti i cospicui investimenti dell'amministrazione comunale, con le piazze riempite di opere d'arte, spettacoli e concerti per tutto il periodo natalizio, il Capodanno lungo con 4 giorni di show e il mega palco in piazza del Plebiscito, con Loredana Bertè, Sal Da Vinci e James Senese, con lo spettacolo in onore di Pino Daniele. Un discorso che però, forse, va circostanziato alle camere di albergo, perché a vedere le strade della città, nel centro storico in particolare, in questi giorni risultano affollatissime, tanto da non riuscire quasi a camminare, come testimoniato da alcuni video nella giornata della vigilia di Natale, pubblicati dal Comitato vivibilità cittadina di Gennaro Esposito. Migliore la situazione, probabilmente, nei B&B e nelle case vacanza cittadine.
Naldi (Federalberghi): "Programmare l'uso della tassa di soggiorno"
Ma il calo delle prenotazioni in albergo lancia l'allarme. "Le cause – sottolinea Naldi – possono essere tante: dal calendario, alla situazione economica del nostro paese per arrivare al meteo. Un campanello d'allarme che serve da monito anche per le Istituzioni. Il Comune ha appena deciso di aumentare l'imposta di soggiorno per raccogliere altre risorse dal nostro comparto, ma il turismo ha bisogno di sostegno, soprattutto se ci sono avvisaglie di recessione. Oggi l'imposta di soggiorno rappresenta un introito importante e le previsioni delle Istituzioni ci dicono che nel 2025 si dovrebbero incassare 26 milioni di euro (9 milioni di euro in più rispetto al 2024). Per questo diventa essenziale, innanzitutto, programmarne l'utilizzo, con un confronto costante con gli operatori del settore".