Napoli, negozio di telefonini in zona Stazione Centrale ha il laboratorio abusivo: i vigili sequestrano tutto
Un negozio di telefonini nella zona della Stazione Centrale di piazza Garibaldi a Napoli ha sul retro un laboratorio abusivo per le riparazioni senza contratto per lo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi. A scoprirlo sono gli agenti della Polizia Locale, del nucleo di Tutela Ambientale-Investigativa Centrale della Polizia Locale di Napoli, che sequestrano sia il laboratorio che il materiale.
Il laboratorio sul retro del negozio per cellulari
Dagli accertamenti condotti dai caschi bianchi, è emerso che l'imprenditore aveva realizzato, all’interno del proprio esercizio commerciale di vendita al dettaglio di ricambi per cellulari in via Firenze, un laboratorio per la riparazione e la programmazione di smartphone e notebook, utilizzando strumentazioni e dispositivi professionali di ultimissima generazione.
Tuttavia, la mancata gestione da parte del conduttore dell’attività dei rifiuti pericolosi generati dal processo di riparazione e sostituzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, classificabili come RAEE (rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata o obsoleta e dunque destinata all'abbandono), e l’accumulo incontrollato hanno determinato il sequestro penale del laboratorio e dei rifiuti in esso contenuti.
I rifiuti tecnologici vanno smaltiti correttamente
Importante chiarire, che la cattiva gestione dei rifiuti generati dalla riparazione di smartphone, notebook, elettrodomestici generano notevoli problemi all’ambiente a causa della presenza di sostanze considerate tossiche e non biodegradabili. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori con conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana.