Napoli, morto il pittore Mario Persico: pioniere dell’arte Nucleare e Patafisica

Addio a Mario Persico, artista poliedrico, pioniere e maestro dell'Arte Nucleare e Patafisica. Persico è morto stanotte nella sua abitazione in via Luca Giordano, al Vomero, quartiere collinare di Napoli, all'età di 92 anni. Era stato uno dei protagonisti della pittura sperimentale negli anni ’50 e ’60. Nato nel 1930, studiò all'Accademia di Belle Arti, con Emilio Notte. Nel 1955 fu tra i firmatari del manifesto dell’Arte Nucleare, che aveva tra i suoi esponenti artisti del calibro di Enrico Baj e Sergio Dangelo e che si contrapponeva al Neorealismo, proponendosi l'obiettivo di rinnovare e reinventare la pittura.
Negli anni '50 contribuì alla formazione del “Gruppo 58”, con Guido Biasi, LUCA Luigi Castellano, Franco Palumbo, Mario Colucci e Lucio Del Pezzo. È del 1958 la sua partecipazione alla collettiva “Gruppo 58 + Baj”, alla Galleria San Carlo di Napoli. L'anno successivo la sua prima esposizione personale alla Galleria Senatore di Stoccarda e il “Manifeste de Naples”, nel quale venivano espresse critiche all'Astrattismo. All'inizio degli anni Sessanta, l'artista cominciò ad introdurre nei suoi quadri anche altri elementi materiali, extra-pittorici, come bottoni e ingranaggi, ma anche parti di mobili e suppellettili.
Pioniere della Patafisica, nel 2001 Persico divenne Rettore Magnifico dell’Istituto patafisco partenopeo, iniziando la pubblicazione di Patart. Il primo numero fu dedicato al suo predecessore LUCA Luigi Castellano. La sua attività artistica e culturale è proseguita anche negli anni Duemila, con la grande antologica a Castel dell’Ovo del 2007 e la mostra al museo Madre del 2012. Sue opere si trovano nelle collezioni del Museo di Capodimonte e del Museo del Novecento a Napoli.