Napoli, morto il professor Alfonso Stile: lutto nel mondo dell’avvocatura e dell’università
Lutto nel mondo dell'avvocatura napoletana per la morte di Alfonso Maria Stile, uno dei maggiori studiosi di diritto penale e processuale penale, giurista e docente titolare di prestigiose cattedre universitarie. Stile è morto all'età di ottant'anni nella sua abitazione in via Lucilio a Napoli, una città che ha molto amato e in maniera viscerale. A darne il triste annuncio nelle scorse ore i famigliari. Stile era un professionista molto conosciuto e stimato, per la sua carriera brillante e il ruolo che ha rivestito nella scena di alcuni tra i più importanti processi italiani, molti gli avevano conferito l'appellativo di "professore" e lo chiamavano solo così. Stile, tra i ruolo di primo piano che ha ricoperto è stato docente emerito di diritto penale all’Università di Roma “La Sapienza”.
Lutto nel mondo dell'avvocatura e accademico
Il professor Stile è stato vice presidente dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale (AIDP), presidente onorario del relativo Gruppo Italiano e primo vice presidente dell’Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali (ISISC) di Siracusa. Appresa la notizia della sua drammatica scomparsa, che si è diffusa rapidamente tra chi lo conosceva, il mondo accademico e universitario e la comunità napoletana si sono stretti intorno al dolore della famigliari e dei parenti. Tantissimi i messaggi di cordoglioda parte dei suoi ex colleghi e studenti, che lo ricordano con grande affetto e stima. Il Consiglio dell’Ordine e la Camera Penale si sono uniti al cordoglio della famiglia. I funerali del professor Stile saranno celebrati quando Napoli e la Campania entreranno in zona rossa per il forte aumento dei contagi di coronavirus, quindi con tutte le restrizioni del caso che riguardano anche la celebrazione dei riti funebri.
Sorge: "Animo nobile e immensa cultura"
"L’Accademia ed il Foro Italiani perdono uno dei loro uomini migliori. Impossibile elencare i suoi tantissimi lavori scientifici come titolare delle prestigiose cattedre universitarie, i contributi alle commissioni ministeriali di riforma del codice, i suoi innumerevoli incarichi e successi professionali – scrive in una lunga nota Alfredo Sorge, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli – Sapeva coniugare al meglio le sue enormi qualità scientifiche e l’arte forense della migliore tradizione che interpretava con la sua innata sobrietà ed eleganza. Maestro di generazioni di docenti e di colleghi che hanno ricevuto direttamente da lui l’impronta scientifica e i presupposti morali e tecnici dell’arte del difendere. Voglio poi ricordarlo per il suo animo nobile e per la sua immensa cultura, il suo sapere che spaziava in ogni campo dello scibile, ciò divulgando sempre con grande garbo ed estrema riservatezza".