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Napoli, morto Antonio Romano: fondatore di Radio Amore e pioniere delle radio libere

Lutto a Napoli per la scomparsa dell’editore di Radio Amore Campania e Napoli. Era uno dei pionieri delle radio libere che aveva contribuito a creare negli anni ’70. Il ricordo del figlio Daniele: “Perdiamo una persona buona”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Antonio Romano
Antonio Romano

Addio ad Antonio Romano, fondatore di Radio Amore e tra i pionieri delle radio libere italiane. Lutto a Napoli, dove era molto conosciuto, amato e stimato. Il 15 dicembre 1975 diede vita a Radio Alternativa Palepoli. "Editore di Radio Amore Campania e Radio Amore Napoli – lo ricorda il figlio Daniele in un post pubblicato sui canali social di Radio Amore – paladino della canzone classica napoletana, sua grande passione. Uomo di straordinaria cultura. Musicista, sommelier, sindacalista, scrittore. Antonio ha vissuto tante vite, tutte con grande passione". I funerali di Antonio Romano si svolgeranno mercoledì 5 febbraio, alle ore 10, nella Parrocchia Immacolata di Lourdes in via Orazio Petruzzelli, zona Loggetta, a Fuorigrotta.

Tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno comparendo in queste ore sui social per la grave perdita. Tanti i ricordi anche dal mondo istituzionale. Alessandro Fucito, presidente della VI Municipalità San Giovanni, Barra e Ponticelli, scrive: "Hai fondato la prima radio libera a Napoli e non solo. Oltretutto per 50 anni hai fatto in modo che libera lo fosse per davvero! Un grande privilegio conoscerti e grazie per le nostre appassionate trasmissioni. La perdita di Antonio Romano è grave per la nostra città. Con Radio Amore Campania. Abbraccio forte Daniele Ivan Romano , Romina Romano, la moglie". Mentre Pina Tommasielli, medico di famiglia ed ex assessora comunale, aggiunge: "Antonio Romano, un cultore della migliore napoletanità e convinto fautore della libera informazione. Fai buon viaggio, Antonio".

Il ricordo del figlio Daniele: "Perdiamo una persona buona"

Molto commovente il ricordo del figlio Daniele Ivan Romano, che in un post su Facebook intreccia ricordi familiari e traccia il profilo di un editore storico della radio partenopea:

L’etere – scrive – perde una persona semplice, genuina, buona e trasparente. Da figlio ho sempre cercato di dare il massimo per guadagnarmi la sua approvazione, la sua stima.Ho praticamente vissuto in simbiosi con lui, ho ereditato la passione della radio da lui. E si scusava di questo, fino all’ultimo. Diceva: “Ho fatto due cose sbagliate, lasciarti questa gatta da pelare e lasciarti da solo”. Perché spesso si sentiva poco bene, aveva la mente di un ragazzino e il corpo di un anziano".

Una passione smisurata per la radio, con le sue infinite possibilità espressive, dalla musica ai talk show:

La radio sarà sempre famiglia, e papà continuerà a vivere attraverso la sua radio, che ancora oggi vive e brilla di luce propria. Non potrà assistere alla festa dei 50 anni di ininterrotta attività, era il 1975, ma la festa ci sarà e sarà certamente dedicata al suo straordinario lascito. Lascia Donna Teresa, moglie e compagna sempre presente, fin dalla nascita di Radio Alternativa Palepoli. Grazie al loro Amore è nata la radio, poi la famiglia. È stato un percorso incredibile. Lui si diceva orgoglioso dei suoi figli, ma siamo noi, Romina e Daniele, orgogliosi di aver avuto un papà così buono e leale. Papà è sempre stato il mio punto debole, ma anche la mia forza.

Un lungo pensiero al padre tanto amato, che si conclude con una profonda riflessione:

Ho cercato in tutti i modi di salvargli la vita, e c’ho creduto fino alla fine, così come lui. Voleva tornare a casa, lo ripeteva tutti i giorni, diceva di non volersi arrendere. Ha sofferto e lottato tanto, diceva sempre che i Romano per raggiungere un obiettivo hanno sempre sofferto, ma che poi riuscivano a saltare sull’ultimo vagone del treno, probabilmente questo treno correva troppo velocemente anche per lui. Se dovessi avere un figlio aspettatevi certamente un Antonio, perché la vita è un cerchio. Daniele Ivan Romano. Orgogliosamente figlio di Antonio Romano, il mio supereroe

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