Napoli, mensa del Carmine senza cibo: “Allarme rientrato ma i poveri stanno aumentando”

Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi i magazzini della Mensa del Carmine ricominciano a riempirsi. Tante le donazioni da Napoli e da tutta l’Italia per una mensa che sforna circa 400 pasti ogni giorno. in arrivo, con l’anno nuovo, anche 20mila euro stanziati dalla Regione Campania.
A cura di Luca Leva
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Magazzini vuoti e poveri in aumento. È questo l'appello di pochi giorni fa, lanciato da padre Francesco, responsabile della Mensa del Carmine a Napoli. "Allarme rientrato, napoletani e italiani hanno risposto al nostro appello e questo è il momento di ringraziare" ha spiegato a Fanpage.it. Ma le richieste d'aiuto sono in aumento. Sono quattrocento i pasti distribuiti nella struttura a ridosso di piazza Mercato ogni giorno, e 400 sono anche le spese che lo scorso mese sono state distribuite ai più bisognosi.

"Un numero in aumento – spiega Padre Francesco – anche a causa dell'eliminazione del reddito di cittadinanza. Da noi – sottolinea – arrivano ormai anche tante famiglie che non sanno come mettere il piatto a tavola, anche a causa dell'eliminazione del reddito di cittadinanza"

Victor è Ucraino, è in Italia dall'inizio della guerra nel suo paese, e ciclicamente arriva alla mensa del Carmine partendo da Castallamare di Stabia, comune nel quale si è stabilito con la sua famiglia. "Per me è difficile – racconta – ho due bambini piccoli e in Italia la vita costa molto. Il lavoro è poco, c'è l'affitto da pagare e non so proprio come farei senza l'aiuto di Padre Francesco"

Ogni giorno, attorno alle 12.30 inizia lentamente a comporsi una lunga fila di uomini e donne, spesso si tratta di senza fissa dimora, che parte da piazza del Carmine e si ferma all'esterno della mensa. A distribuire i pasti, dopo averli cucinati, una quindicina di volontari e volontarie di tutte l'età.

Tra loro anche alcuni uomini e donne che hanno avuto problemi con la giustizia e ai quali viene concesso l'affidamento in prova. "Io vengo anche quando non dovrei – racconta uno di loro – oggi ad esempio era il mio giorno libero ma sono venuto lo stesso per dare una mano. È molto dura, si incontrano storie terribili, drammatiche, stando qui incontri la vera povertà"

Oltre ai pasti la struttura garantisce anche, una volta alla settimana, la possibilità di fare una doccia e cambiare i vestiti. "Abbiamo nove docce – spiega una volontaria mentre attraversiamo stanze/guardaroba piene di vestiti donati – e chiunque può venire da noi se ha bisogno di lavarsi e di avere vestiti puliti e adeguati all'inverno"

Intanto, un timido, ma simbolicamente importante, segnale è arrivato anche dalla politica. Come si legge in un comunicato di Valeria Ciarambino, consigliera del Gruppo Misto e vicepresidente del Consiglio regionale, arriveranno 20mila euro dalla Regione Campania:

«Nella prossima Legge di bilancio che il Consiglio regionale della Campania si appresta a varare è stato inserito un mio emendamento che stanzia 20mila euro per la mensa del Carmine, un'istituzione da sempre al servizio degli ultimi della nostra città.

Dopo l’accorato appello di Padre Franco Sorrentino era doveroso raccogliere l’invito e contribuire al sostentamento di tante persone che quotidianamente si rivolgono alla mensa dei poveri. Nella nostra regione una persona su due è a rischio povertà e le richieste di assistenza ai centri della Caritas sono cresciute dell’80%.

Il numero degli indigenti, purtroppo, continua a crescere vertiginosamente e la politica, le istituzioni tutte hanno il dovere di fare ogni sforzo per aiutare chi è nel bisogno, sostenendo l’impegno di tanti volontari.

Questo stanziamento, per i tempi tecnici, non sarà immediato quindi bisogna continuare a donare subito per far sì che a Natale e in questi giorni di festa chi siede al tavolo della mensa del Carmine possa continuare a ricevere il giusto sostentamento. E sin d’ora ringrazio alcuni imprenditori amici che si sono resi disponibili a donare generi alimentari nel giro di pochi giorni. Certo  è un piccolo passo perché le persone in fila per il cibo sono tante, troppe.

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