Napoli, lungomare-spiaggia e Bagnoli come la Reggia di Caserta: le provocazioni dell’architetto-vigile
Come sarebbe Napoli se il mare la bagnasse per davvero, con il lungomare senza scogli ma trasformato in una lunga spiaggia stile Copacabana? E ancora: come sarebbe l'ex area Italsider di Bagnoli tutta verde, come il parco vanvitelliano della Reggia di Caserta? Basta poco a immaginare – e a provocare -. Quando la provocazione è però sana, ovvero parte dal presupposto di voler avviare una discussione e di non voler dimenticare invece lo stato attuale di luoghi tenuti nel degrado o non valorizzati, fa bene alla città.
Questo è quanto ha pensato Alessandro Lamanna, architetto napoletano con una storia tutta particolare. «Noi abbiamo il Lungomare. Ma è usato come dovrebbe e potrebbe essere? Godiamo del nostro mare?», spiega a Fanpage.it Alessandro che racconta la sua singolare storia di architetto oggi agente del Corpo di Polizia Municipale di Napoli.
Lamanna è, infatti, un vigile urbano attualmente impegnato coi suoi colleghi nella complessa zona di piazza Garibaldi a Napoli. Perché scegliere di dirigere (occorrerebbe dire "domare") il traffico della stazione centrale partenopea anziché tracciar linee o progettare strutture con AutoCAD? Lo spiega lui stesso a Fanpage.it: «Durante la prima fase del Covid, quella del lockdown e delle chiusure io non lavoravo più. Iniziai quindi a fare concorsi, vinsi quello nella Polizia Municipale e con molto orgoglio lavoro qui».
E i render, i progetti al computer? «Sono una provocazione, nati in seguito ad alcuni atavici dialoghi sul "mare che non bagna Napoli" – spiega Alessandro -. Non nego siano sogni difficili, improbabili. Ma guardateli: fanno o no capire le potenzialità che abbiamo? Anche solo immaginare come sarebbe…».