Napoli, l’estate dei concorsi al Comune: in poche ore 6mila domande per un posto da impiegato o dirigente
Quasi 6.000 domande e siamo solo al primo giorno: appena aperto il bando per le candidature ad uno dei 1.394 posti di lavoro messi a bando da Comune di Napoli e Città metropolitana è ufficialmente partita la corsa alle domande. E già sono tantissime, ben oltre il fabbisogno, così come è accaduto a fine luglio per un altro concorso comunale, quello per gli spazzini.
Dunque è una estate di Spid, Pago PA, titoli e libri per concorsi quella di centinaia di migliaia di giovani napoletani (anzi, campani) che sperano di ottenere un posto fisso nella propria città, la Napoli che da decenni non vede un concorso pubblico municipale e dove due giovani su tre sono disoccupati. Le posizioni più ambite, sono ovviamente quelle di categoria C, i diplomati: lì ci sono più candidature rispetto a quella per i dirigenti e a quelle per categoria D, dove è indispensabile la laurea. Tanti si candidano per un posto da agente di Polizia Locale o assistente sociale.
I Caf in questo periodo sono quasi tutti chiusi dunque è un fiorire di chat whatsapp, gruppi Facebook e Telegram per capire il dafarsi: non tutti sono bravi a districarsi fra domande, spedizione, pagamento dei diritti di segreteria del concorso e non tutti capiscono esattamente cosa devono studiare per poter sperare di superare almeno la prima fase del concorso nella Pubblica amministrazione. Ieri molte persone hanno lamentato problemi tecnici e non sono mancate polemiche: dopo l'articolo di Fanpage.it sui requisiti per accedere alle candidature per "comunicatori" nell'ufficio stampa del Comune, dove manca però il requisito dell'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti, quest'ultimo ha inviato una nota all'Amministrazione guidata da Gaetano Manfredi per chiedere di rivedere la procedura.
Il Comune ha risposto che non se ne parla nemmeno:
In merito alla nota diffusa dall’ordine dei Giornalisti si precisa che il requisito della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti, ai sensi dell’art. 9 della L.150/2000, è requisito necessaria solo per il personale che costituisce l’ufficio stampa, che non rientra tra le figure professionali contemplate nei concorsi banditi.
Tutte le figure professionali messe a bando non rientrano tra quelle per cui è richiesta la obbligatoria iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti così come previsto dalla L 150/2000.
Si sottolinea inoltre che nei bandi richiamati la qualifica della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti è titolo che attribuisce al candidato un punteggio aggiuntivo.