Napoli, l’attesa dei malati in auto: 24 ore in fila per ricevere assistenza al Cotugno
Qualcuno ha dormito in auto e aspetta da 24 ore. Quando le condizioni peggiorano arriva una bombola d'ossigeno. La fila è lunga e arriva quasi all'esterno dell'ospedale Cotugno di Napoli. Non ci sono solo automobili, ma anche ambulanze che un infermiere del pronto soccorso ci spiega essere private. Non fanno parte della rete territoriale del 118, che trasporta gli ammalati solo dove è possibile ricoverarli, se serve. Equivalgono quindi, spiega ancora l'infermiere, a mezzi privati, come se fossero una delle auto in fila.
Chi è lì e accompagna il proprio caro a bordo dell'ambulanza spiega di dover pagare 600 euro solo per il trasporto all'ospedale prescelto. E ogni ora di attesa il prezzo cresce. L'uomo che ci racconta di essere arrivato al Cotugno su una delle ambulanze private, in cui c'è un suo congiunto, racconta di essere in quella che definisce "la nuova corsia del Cotugno" da tempo. "Abbiamo chiamato il nostro medico di base che ha detto portatelo in ospedale. Abbiamo chiamato il 118 ma in ambulanza è impossibile, abbiamo dovuto prendere un'ambulanza privata pagando diversi soldi, 600 euro il trasporto, più ogni ora".
La fila cresce e nelle auto diverse persone hanno al volto la mascherina con l'ossigeno e accanto un infermiere. Un uomo, positivo e asintomatico, ci racconta che ha dormito in auto insieme alla moglie affetta da Covid e che è arrivata al Cotugno per essere assistita. Sono qui da 24 ore. Con loro altri pazienti che aspettano. I codici rossi vengono fatti passare avanti mentre gli altri vengono assistiti in auto.
Un infermiere del pronto soccorso si allontana per pochi secondi e ci spiega che fanno pre-triage in auto, per capire chi ha meno tempo degli altri e non può attendere. Ma tutti sono assistiti. Poi alla domanda se siano finiti i posti letto in ospedale, aggiunge: "Attualmente abbiamo una difficoltà a collocare i pazienti nel nostro ospedale e logicamente mettiamo i pazienti sulla rete del 118 regionale".
Dopo poco qualcuno viene dimesso e altri vengono ricoverati, la fila però è ancora lunga e le persone attendono. Nel frattempo il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli, Maurizio di Mauro, cui fa capo anche il Cotugno, invita tutti alla responsabilità in un momento molto delicato. Significa indossare la mascherina, evitare spostamenti non necessari. Soprattutto capire che l'emergenza Coronavirus non è ancora finita.