Napoli, l’addio di De Magistris, applausi per l’ultimo discorso in consiglio: “10 anni indimenticabili”
“Ho dato tutto me stesso. Oggi si chiude una pagina bella, 10 anni indimenticabili. Il ricordo più forte? Quando ho fatto il sindaco di strada. Un'esperienza unica per me”. Il sindaco Luigi De Magistris saluta così Napoli e il consiglio comunale, dopo 10 anni di amministrazione, due consiliature, segnate quasi subito dal pre-dissesto, arrivato tra il 2012 e il 2013 con una legge che fu detta all'epoca “Salva-Napoli”, le Ztl e il “Lungomare Liberato”, e i grandi eventi, come l'America's Cup, il Giro d'Italia e la Coppa Davis alla Rotonda Diaz. Oggi, 16 settembre 2021, il suo ultimo discorso di saluto alla città è stato accolto dall'applauso dell'aula, che l'ex pm ha ringraziato dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2021-23 e del rendiconto 2020, che ha di fatto scongiurato il commissariamento. De Magistris, al secondo e ultimo mandato a Napoli, è attualmente candidato alla carica di governatore in Calabria.
"Mia sedia scotta, prossimo sindaco sia libero"
"Chi entra lì dentro – ha proseguito l'ex pm – deve avere competenza e passione politica. Quella è una sedia che scotta e mi auguro che il prossimo sindaco possa operare con onestà, libertà, senza condizionamenti, con coraggio e passione. Garantiamo non a un candidato, ma al prossimo sindaco, di non trovarsi ad avere subito un bilancio da approvare. Il prossimo sindaco potrà inoltre contare su una squadra solida a livello amministrativo, fermo restando gli innesti che ci saranno e potrà sempre contare non su consigli ma sulla testimonianza di cosa ha significato reggere per dieci anni la città che non è stata sostenuta da chi avrebbe potuto sostenerla".
“Per me sono stati dieci anni di vita fondamentali – ha detto De Magistris – Le analisi politiche le lasceremo a dopo la campagna elettorale anche per evitare ogni tipo di strumentalizzazione politica. Devo dire che ho ricevuto tanto dai presidenti, dai consiglieri tutti, dagli assessori che si sono succeduti che hanno formato una squadra che ha sempre dato prova di volersi spendere per la città e sono contento che in questa fase conclusiva ci siano stati tanti giovani”.
“È il mio ultimo intervento da sindaco – ha detto – potrei fare attacchi e difese, ma non è il momento. Ringrazio i dipendenti del Comune, donne e uomini, che non di rado sono considerati parassiti, burocrati senza stimolo ma che invece hanno lanciato il cuore oltre l'ostacolo e senza i quali non avremmo resistito allo tsunami di dover amministrare la città senza soldi. Li ringrazio per il profilo umano e professionale, poi è chiaro che c'è qualche sacca ma è così ovunque".
“Grazie all'aula per il lavoro di questi cinque anni ma soprattutto per oggi perché non è una giornata normale visto che siamo tutti in piena campagna elettorale e chiunque avrebbe potuto utilizzare questa giornata per fini di partito e di appartenenza e invece è stata scritta una delle pagine più alte di questi anni con comportamenti responsabili delle forze politiche che hanno dato un segnale di vicinanza alla città. Grazie anche ai consiglieri perché – ha concluso – non ci sono più una maggioranza e un'opposizione e chi oggi è venuto lo ha fatto con dignità e onestà intellettuale. Finiamo con la giusta dialettica politica ma con doveroso e sincero rispetto istituzionale. Garantiamo un bilancio tecnicamente molto buono mentre sul piano politico non mi pronuncio perché le analisi politiche non le faccio oggi”.