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Napoli, la Capitaneria di Porto spiega perché il mega yacht Symphony non ha attraccato a Mergellina

La Capitaneria di Porto: “C’era il rischio di oscurare la visibilità del fanale verde e creare difficoltà alle navi in uscita”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lo yacht Symphony / Foto da www.vesselfinder.com
Lo yacht Symphony / Foto da www.vesselfinder.com

Perché il mega-yacht Symphony del multimiliardario francese Bernard Arnault, patròn di Dior e Louis Vuitton, non ha attraccato a Napoli? A rivelare il motivo è la Capitaneria di Porto di Napoli, che oggi ha spiegato cosa è effettivamente accaduto venerdì scorso. "La Capitaneria – scrive la Guardia Costiera in un comunicato – non ha ricevuto alcuna richiesta di accosto ed il contesto diviene utile solo a supportare già noti intendimenti di far ormeggiare mega yacht giusto nelle vicinanze del fanale rosso dell’approdo di Mergellina, con l’effetto di oscurare per chi viene da mare la visibilità del fanale verde e creare difficoltà alle unità in uscita la cui visibilità è impedita dalla nave ormeggiata".

La Capitaneria di Porto: "Mancano le condizioni di sicurezza"

Nessuna richiesta di accosto respinta, insomma, dalla Capitaneria di Porto. Semplicemente, lo yacht non poteva attraccare al Molo Luise di Mergellina, perché non ci sarebbero state le condizioni di sicurezza. "Un ormeggio di qualità – argomenta la Capitaneria di Porto – deve essere sicuro nel rispetto delle regole, ogni diverso interesse passa in secondo ordine. Altre valutazioni rischiano di dare voce, anche se involontariamente, a questioni non proprio di interesse generale e forse un po’ meno ai principi di legalità di cui la sicurezza, in questo caso, rappresenta un caposaldo".

Ma non finisce qui. La Capitaneria prosegue:

"È difficile pensare che proprietari di grandi unità siano attratti dalla precarietà dell’ormeggio e delle sue condizioni con il rischio di essere vittime di collisioni o causa involontaria di altri incidenti, non è questo che cercano i nomi importanti e certamente anche la gente comune. La Capitaneria, se interessata, avrebbe nei limiti del possibile individuato un ormeggio anche nel porto di Napoli le cui condizioni avrebbero rispettato tutti i canoni di sicurezza, senza  scorrazzare tra i meandri di rischi fuori controllo, forse nell’indifferenza di chi in queste situazioni non è portatore di un interesse pubblico.

E conclude:

Nessuno può pensare che la soddisfazione di chi richiede l’accosto debba per forza passare dal brivido del rischio di un ormeggio incerto e precario. La soluzione deve passare per la realizzazione o l’adattamento di strutture di ormeggio idonee alle esigenze e su questa base bisogna creare delle sinergie tra istituzioni e privati. La Capitaneria di porto sin d’ora, è certo, non farà mancare il proprio fattivo contributo tecnico e di idee.

Il sottosegretario ai Trasporti Ferrante (Fi): "Stupito e rammaricato"

Sulla vicenda interviene anche Tullio Ferrante (FI), Sottosegretario ai Trasporti e responsabile nazionale Adesioni di Forza Italia, che in una nota scrive:

"Quanto sta accadendo al porto di Napoli sul mancato rilascio, in favore dei mega yacht, dell'autorizzazione all'ormeggio desta profondo stupore e rammarico. Se da un lato sono comprensibili le esigenze di sicurezza, dall'altro non è pensabile poter arrecare alla città di Napoli, in piena stagione estiva, un danno enorme in termini economici (fino a 100mila euro al giorno), turistici e soprattutto d'immagine. Non può e non deve passare la narrazione, come purtroppo sta accadendo su tanti media stranieri, di una grande città costiera e capitale del Sud – famosa nel mondo per le sue bellezze paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche – che respinge chi è in grado di offrirle capitali e pubblicità. È mia intenzione, coinvolgendo le competenti strutture del MIT, convocare quanto prima un tavolo sulla questione per valutare tutte le possibili soluzioni da adottare in tempi rapidi per evitare il protrarsi di un grave pregiudizio che, se non sanato, potrebbe interrompere il boom reputazionale e turistico che la città, da qualche anno a questa parte, sta orgogliosamente vivendo".

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