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Sparatoria a Sant’Anastasia, dimessa la mamma. La bimba ancora in rianimazione: “È stabile e sedata”

La bambina è rimasta ferita da un colpo di pistola alla testa in una sparatoria a Sant’Anastasia la sera di martedì 23, mentre mangiava il gelato al bar. La mamma colpita di striscio all’addome è stata dimessa.
A cura di Pierluigi Frattasi
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È stata dimessa dall'Ospedale Antonio Cardarelli la mamma ferita assieme a sua figlia di 10 anni nella sparatoria avvenuta a Sant'Anastasia, in provincia di Napoli, nella tarda serata di martedì 23 maggio scorso. La famiglia stava mangiando un gelato all'esterno di un bar in piazza Cattaneo, quando è stata investita da una sventagliata con almeno 10 proiettili, sparati da una mitraglietta e un revolver da due persone a bordo di uno scooter.

Bimba di 10 anni ancora ricoverata: "È sempre sedata"

La donna è stata ferita all'addome di striscio. La piccola, invece, è stata colpita alla testa. La bambina "è ancora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Santobono di Napoli, La bimba è sempre sedata, i parametri vitali sono stabili, i medici sono molto cauti", a quanto apprende Fanpage.it da fonti ufficiali del nosocomio pediatrico.

La bambina è stata operata due volte dopo il ricovero, nel corso del primo intervento le è stata estratta l'ogiva del proiettile che si era conficcata nelle ossa del cranio e che per fortuna non ha leso organi vitali. L'intervento è perfettamente riuscito e, come confermano fonti ufficiali a Fanpage.it, la bimba ora sta meglio, è stabile, ma la prognosi resta ancora riservata al momento.

La sparatoria davanti al bar in piazza

Nella sparatoria è rimasta ferita anche la mamma, colpita di striscio da un proiettile all'addome e ricoverata all'Ospedale Cardarelli di Napoli. Le sue condizioni di salute non destano preoccupazione per i medici ed è stata dimessa oggi. Per quella sventagliata, eseguita con una mitraglietta ed un revolver, in piazza Cattaneo a Sant'Anastasia, dove erano presenti tante persone, sono stati fermati dai carabinieri due ragazzi di 19 e 17 anni, che si sono consegnati separatamente nel corso della giornata di ieri. Il 19enne si chiama Emanuele Civita, figlio di Fabio, ritenuto vicino al clan D'Avino di Somma Vesuviana.

Nella gelateria c'era una festa di bimbi

La sparatoria in direzione del bar in piazza dove la famiglia stava mangiando il gelato è avvenuta con una sventagliata di proiettili con un revolver e una mitraglietta e sarebbe partita da uno scooter a bordo del quale c'erano due giovani. Nella gelateria, come è poi emerso, era in corso una festicciola con una decina di bambini di circa 12 anni. Anche il fratellino di 6 anni della bambina ferita era nel locale al momento degli spari ed è rimasto illeso.

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