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Napoli, iniziano i restauri della stazione ferroviaria Bayard: è la più antica d’Italia

Via ai lavori nell’antica stazione ferroviaria Napoli-Bayard: prima la messa in sicurezza delle aree, poi il recupero della stazione più antica d’Italia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Iniziano i lavori per il recupero della stazione ferroviaria Napoli Bayard, la più antica d'Italia e ormai ridotta ad un rudere abbandonato. Oggi è avvenuta la consegna delle aree che saranno messe in sicurezza nella prima fase dei lavori. Successivamente inizieranno i lavori per il ripristino e il recupero della struttura, che verrà dunque riconsegnata ai cittadini e che si candida ad essere un nuovo polo d'attrazione anche turistico.

La Stazione Napoli Bayard venne infatti attivata nel 1839 con l'apertura della linea ferroviario Napoli-Portici e divenne la prima stazione d'Italia: il 7 settembre del 1860 vi scese anche Giuseppe Garibaldi, arrivato in treno dopo la spedizione dei Mille, per il suo ingresso trionfale in una Napoli liberata dai Borboni. Oggi, in memoria di quel giorno, vi è una targa. Caduta in disuso, e lentamente abbandonata, in alcune "porzioni" hanno poi trovato sede associazioni giovanili e alcuni uffici municipali. I lavori rientrano nel protocollo d'intesa siglato lo scorso dicembre 2023 tra il Comune di Napoli, la Procura della Repubblica di Napoli, la Soprintendenza e FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Le polemiche per lo "sfratto" delle associazioni

Recupero della ex stazione che non sarà "indolore": a dicembre infatti era arrivato l'avviso di "sfratto" per le associazioni giovanili del posto, che avevano chiesto una proroga alle autorità. "Ben venga il recupero della Stazione Bayard, ma bisognava trovare prima una sistemazione alternativa per questi bambini", avevano spiegato i genitori affiancati dai consiglieri della II e III Municipalità, Luigi e Peppe Aiello Le associazioni sportive pagano regolarmente l'affitto. Benché siano associazioni private, svolgono comunque una funzione sociale. È doverosa una proroga. L'amministrazione comunale si prodighi per trovare un campetto alternativo, perché nella II Municipalità Villa Giochiamo è una delle poche realtà positive di questo tipo".

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