Napoli, piano di evacuazione per l’eruzione Campi Flegrei affidato ai privati. La prima gara è andata deserta
Il Comune di Napoli affida con somma urgenza ai privati la redazione del piano di evacuazione per il rischio eruzione ai Campi Flegrei, che finora non esisteva: sarà pronto in 4 mesi. L'appalto da 152mila euro è andato alla società Sintagma srl di Perugia, che ha già realizzato per Palazzo San Giacomo in passato il PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Il piano di esodo scatta in caso di dichiarazione di "allarme" da parte della Protezione Civile e contiene le procedure per evacuare la popolazione che vuole usufruire dell'esodo assistito per uscire dalla zona rossa, quindi non con mezzi propri. In questo caso, i cittadini verranno poi sfollati presso le regioni gemellate con il proprio quartiere di residenza.
La società privata si occuperà della “redazione del piano di esodo comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei e delle attività connesse di informatizzazione, partecipazione e comunicazione”.
Il piano di evacuazione di Napoli affidato per somma urgenza ai privati
Il piano di evacuazione per rischio eruzione a Napoli finora mancava. Sono state definite, infatti, solo le 17 "aree di attesa" – con delibera di consiglio comunale approvata nel 2017 – ossia quelle dove i cittadini devono recarsi dopo essere usciti di casa. Il Comune ha deciso di affidare ai privati la stesura del piano di evacuazione, e di non farlo quindi con i propri tecnici, perché, come è spiegato nella determina di affidamento firmata il 2 ottobre:
l’Ente non è in possesso della strumentazione necessaria per predisporre compiutamente e con tempistiche compatibili il piano di esodo comunale relativo al rischio vulcanico Campi Flegrei; pertanto, è necessario affidare a soggetti esterni la redazione del predetto piano di esodo comunale.
La necessità di avere un piano di esodo in tempi brevi è dettata dalla"situazione legata al rischio vulcanico Campi Flegrei è in continua evoluzione, come testimoniato dal crescente sciame sismico che si verifica quotidianamente; ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità è assolutamente indispensabile redigere quanto prima possibile il piano di esodo comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei".
La prima gara del piano Campi Flegrei è andata deserta
La prima gara per la redazione del piano di esodo è stata bandita il 9 giugno scorso, ma non è arrivata nessuna offerta, e il 24 luglio è stata dichiarata deserta. Da qui, il nuovo affidamento con la procedura di somma urgenza. Nella determina il Comune di Napoli scrive:
La complessità della redazione del piano di esodo e la necessità di procedere quanto più velocemente possibile impongono di affidare il servizio di redazione del piano di esodo comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei e delle attività connesse di informatizzazione, partecipazione e comunicazione con contestuale aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile, ad un’azienda di comprovata esperienza che sia già in possesso di dati ed elementi di conoscenza relativi alla mobilità riguardanti la Città di Napoli;
E, ancora:
L’indiscutibile intensificazione degli eventi, come dimostrato dall’ultimo sciame sismico, comporti l’urgente adozione di un piano di evacuazione; pertanto, in accordo a quanto stabilito dai commi 6 e 7 dell’art. 140 del D.Lgs.36/2023, si procederà con il controllo sul possesso dei requisiti previsti dalla normativa e autodichiarati dall’affidatario entro un termine congruo successivo all’affidamento.
Il 26 settembre il Comune ha invitato con PEC la società Sintagma "a manifestare la propria disponibilità ad eseguire i servizi consistenti nella “redazione del piano di esodo comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei e delle attività connesse di informatizzazione, partecipazione e comunicazione”.
Ed "è stata richiesta inoltre per la redazione del suddetto studio la tempistica di 120 giorni naturali e consecutivi a partire dalla consegna del servizio di ingegneria ed a presentare la migliore offerta economica col massimo ribasso". L'azienda il giorno dopo ha dato l'ok, "con un ribasso del 2%".
I quartieri di Napoli nella Zona Rossa dei Campi Flegrei
Ma quali sono i quartieri di Napoli nella Zona Rossa dei Campi Flegrei che dovranno essere evacuati con esodo assistito in caso di eruzione?
Alcuni quartieri sono interamente inclusi e sono i seguenti:
- Quartiere Chiaia – Municipalità 1
- Quartiere Posillipo – Municipalità 1
- Quartiere Soccavo – Municipalità 9
- Quartiere Pianura – Municipalità 9
- Quartiere Bagnoli – Municipalità 10
- Quartiere Fuorigrotta – Municipalità 10
I quartieri parzialmente inclusi:
- Quartiere San Ferdinando – Municipalità 1
- Quartiere Montecalvario – Municipalità 2
- Quartiere Arenella – Municipalità 5
- Quartiere Vomero – Municipalità 5
- Quartiere Chiaiano – Municipalità 8;
Ci sono poi i quartieri di Napoli nella Zona Gialla, ossia l’area, esterna alla zona rossa, che in caso di eruzione è esposta alla significativa ricaduta di ceneri vulcaniche. Per quest’area potrebbero essere necessari allontanamenti temporanei della popolazione che risiede in edifici resi vulnerabili o difficilmente accessibili dall’accumulo di ceneri. Sono ricompresi in zona gialla 24 quartieri del Comune di Napoli.