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Napoli, il Comune conferma l’aumento dell’addizionale Irpef +0,2% a gennaio 2025

L’addizionale comunale Irpef all’1% nel 2025. Il Comune: “Ridotto il debito ereditato di oltre un miliardo. Nessun altro aumento”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Tasse più care a Napoli per i lavoratori dipendenti: confermato l'aumento dello 0,2 per cento dell'addizionale Irpef anche per il 2025. Attualmente l'addizionale Irpef è già al massimo di legge in città, oggi all'1,00%, a causa del pre-dissesto del Comune dichiarato nel 2013. L'aumento è entrato in vigore dal 2023, come misura di risanamento dei conti pubblici all'interno del Patto per Napoli, che ha consentito finora (dal 2020) di ridurre il debito pregresso di oltre un miliardo (su 5), ereditato dalla giunta Manfredi.

Aiuti per le famiglie a basso reddito

La conferma dell'aumento dell'addizionale comunale Irpef è contenuto all'interno del bilancio di previsione 2025-27, approvato oggi dalla giunta del sindaco Gaetano Manfredi. La delibera, proposta dell’Assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta, per la prima volta è stata approvata in Giunta entro dicembre e sarà portata in Consiglio in tempi brevissimi nonostante la proroga di due mesi approvata dal Governo. Previsti aiuti per le famiglie con reddito basso pari a 11,5 milioni. Per conoscere la nuova tariffa della Tari, invece, la tassa sui rifiuti, bisognerà aspettare febbraio.

Debito del Comune di Napoli ridotto di oltre un miliardo

Il dato più significativo del nuovo bilancio previsionale è la riduzione del debito del Comune (Disavanzo più debito finanziario) di 1.074 milioni di euro che fanno scendere il debito complessivo sotto i 5 miliardi di euro ereditati. L’obiettivo del prossimo bilancio triennale è di recuperare altri 562milioni di disavanzo e 600 milioni di debito finanziario. "Tutto questo – precisa il Comune in una nota – senza aumentare le tasse, tranne lo 0,2 di addizionale IRPEF, ma al tempo stesso con una manovra di circa 11,5 milioni a favore delle famiglie con reddito basso. Prosegue inoltre la lotta all’evasione con risultati significativi che a chiusura di anno saranno comunicati. La recente approvazione da parte della Corte dei Conti del Piano di riequilibrio finanziario del Comune, che prevede la uscita dalla condizione di Pre-dissesto nel 2032, è la prova della positività del percorso intrapreso.

Che cos'è l'Irpef

l'Irpef, Imposta sul reddito delle persone fisiche, è la tassa che pagano i dipendenti che viene detratta direttamente sullo stipendio. Una parte dei proventi va ai Comuni di residenza tramite l'addizionale. A Napoli per il 2024 l'addizionale Irpef è fissata all'1%, con esenzione per le famiglie fino a 12mila euro di reddito. Nel tempo l'Irpef è cambiata molto. Nel 2013, con la giunta De Magistris, è stata modificata l'aliquota, con il passaggio all'aliquota unica, determinata nella misura dello 0,8% con esenzione per i redditi fino a 18mila euro. La fascia di esenzione è scesa a 15mila euro nel 2014, a 8mila euro nel 2017. Nel 2022 la nuova amministrazione Manfredi ha aumentato l'aliquota allo 0,9% e riportato la fascia di esenzione a 12mila euro.

Il sindaco: "Confermato percorso virtuoso"

Per il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi,

"l'approvazione in tempi rapidi del bilancio si tratta della conferma di un percorso virtuoso intrapreso in questi tre anni di mandato: ora siamo nella condizione di poter programmare sempre nell'ottica di migliorare i servizi ai cittadini. Gli sforzi di tutti stanno producendo sviluppo economico che dobbiamo essere in grado di redistribuire sul territorio sostenendo le fasce sociali deboli".

L’Assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta ha aggiunto:

“La approvazione del bilancio per la prima volta entro dicembre è la dimostrazione dei passi in avanti fatti in questi 3 anni nei quali abbiamo ridotto il nostro “buco” di bilancio di oltre 1 mld senza tagliare, anzi aumentando, la spesa corrente e gli investimenti. La approvazione da parte della Corte dei Conti del piano di riequilibrio ci conferma nella strada intrapresa. Abbiamo davanti a noi ancora molti problemi da risolvere, ma possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro”.

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