La Napoli della politica ai funerali di Graziella Pagano, addio con “Bella Ciao”
La «leonessa», come l'ha definita il figlio Lorenzo durante le ultime, drammatiche comunicazioni, avrebbe gradito il "Bella Ciao" intonato all'uscita della chiesa del Carmine in piazza Mercato. È stato il canto di lotta antifascista l'ultimo saluto a Graziella Pagano, una vita in politica e per la politica, consigliera comunale, assessora, senatrice ed europarlamentare, morta domenica scorsa di mieloma multiplo a 77 anni.
Ai funerali di Pagano tanta gente nota della politica e dell'imprenditoria ma anche gente comune, conosciuta durante gli anni di militanza nel Partito Comunista Italiano, poi Pds e Ds e ancora, nel Partito Democratico e oggi in Italia Viva. O gente conosciuta prima, durante gli anni da insegnante di Storia e Filosofia.
Lorenzo Crea, il figlio di Graziella, un rapporto straordinario con la mamma, l'ha ricordata dall'altare della chiesa:
Per molti di voi se ne va una compagna, un'amica, un'avversaria ma mai una nemica.
Per me è il giorno in cui ho perso la madre e dunque consentitemi il dolore, la solitudine e lo smarrimento, ma penso che il modo migliore per ricordare la straordinaria donna che è stata, è che ciascuno continui a fare quello che stava facendo perché fra pochi giorni il Paese è chiamato a un delicato momento elettorale.
Mia madre mi ha insegnato ad essere un uomo libero che significa vivere liberamente nel rispetto del prossimo. È stata una grande guerriera, una grande leonessa.
L'ultimo gesto della ex senatrice, candidata al Parlamento alle prossime Elezioni, è stata una una donazione al Campus biomedico dove era in cura per l'acquisto di nuove poltrone per la radioterapia.
Crea ha rivelato inoltre di aver ricevuto, tra i numerosi messaggi, quello del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. A celebrare le esequie il parroco della chiesa del Carmine, padre Francesco Sorrentino, e don Maurizio Patriciello. Tra i tanti volti della politica presenti, il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l'ex sindaco Antonio Bassolino, il sottosegretario all'Interno, Ivan Scalfarotto.
E ancora: l'ex segretaria regionale del PD, Assunta Tartaglione, il segretario provinciale del PD, Marco Sarracino, l'ex assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele.
Pagano è stata ricordata anche dall'Aula del Senato che ha osservato un minuto di silenzio. Il presidente Elisabetta Casellati ne ha ricordato lavoro e carattere:
Ero legata a Graziella Pagano da sentimenti di sincera amicizia, coltivata tra gli scranni di questa Assemblea. Avevamo visioni politiche diverse. Il che ci portava a confrontarci spesso su piccole e grandi questioni, ma sempre con grande rispetto.
Lunga e poliedrica è stata la sua carriera istituzionale e partitica: dal mandato di senatrice a quello di europarlamentare; dagli incarichi come consigliere e poi assessore al Comune di Napoli ai ruoli di coordinamento sia a livello regionale che nazionale per il Partito democratico.
Una lunga avventura che ha sempre saputo interpretare con il suo stile inconfondibile, straordinario connubio di un tratto femminile di raro fascino e di un animo autenticamente combattente che trovava nel rigore intellettuale, nell'autonomia di giudizio e nella passione le sue armi strategiche.
La sua storia rimarrà una indimenticabile testimonianza di cosa significhi perseguire una visione nobile della politica. Una politica che, nel rispetto di alti ideali, sappia promuovere il cammino di una intera collettività a favore di un futuro di crescita e di affermazione per tutti, anche per i più fragili.