“Napoli è invasa dai tavolini, servono più moto mediche, salvano vite”: parla il direttore del 118

"Il centro storico di Napoli è superaffollato, ci sono bancarelle e tavolini di bar e ristoranti ovunque in strade e vicoli che sono già stretti. Le ambulanze del 118 hanno difficoltà a passare. A noi fa piacere, ovviamente, come cittadini, che i turisti invadano la nostra città per le bellezze che offre e che strade come San Gregorio Armeno siano diventate una meta per i visitatori tutto l'anno. Ma devono essere garantiti dei varchi per i soccorsi urgenti. Occorrono più moto mediche, ma soprattutto più personale sanitario. Ad oggi il 118 ha una carenza di 40 medici, 40 infermieri e circa 50 autisti".
A parlare a Fanpage.it è Giuseppe Galano, direttore del 118 dell'Asl Napoli 1 Centro. L'ultimo caso ha riguardato la morte del maestro presepiaio di San Gregorio Armeno, giovedì 18 aprile. L'artigiano era nella sua abitazione nella via dei Decumani. Si è sentito male nel pomeriggio. "La chiamata è arrivata alle 16.50 – spiega Galano – È partita una prima ambulanza, poi subito dopo sono partite un'altra ambulanza medicalizzata e una moto. Intervento eseguito nei tempi, dopo 8 minuti eravamo sul posto, come risulta dalla scheda. Il paziente è deceduto poi in Ospedale al Pellegrini".

Direttore, c'è un problema di viabilità al centro storico di Napoli?
Il centro città è un intrico di vicoletti. Adesso si sono aggiunti anche gli ambulanti con le bancarelle e i tavolini. Giovedì il personale dell'ambulanza quando ha capito che era impossibile arrivare con il mezzo nella strada è sceso ed è andato a piedi. I soccorsi sono stati nei tempi. Ma ci ha aiutato molto l'avere le moto sanitarie che si districano bene nei vicoli, è un progetto che ho voluto fortemente e che va potenziato. Grazie alle moto sanitarie siamo scesi nei tempi di intervento e ormai stiamo negli standard nazionali.
Che altro può aiutare?
È importante continuare a installare i defibrillatori in strada. Ne sono stati posizionati una decina finora. Sarebbe utili formare i commercianti per usarli correttamente. Ci siamo resi disponibili a farlo. I negozianti potrebbero essere i primi soccorritori e salvare vite umane. Un'idea che abbiamo lanciato nel tavolo tecnico col Comune.
Purtroppo molti defibrillatori sono stati vandalizzati sia in piazza Dante che in piazza Municipio?
Il vandalismo è un fenomeno che può accadere. Ma alla fine anche chi distrugge deve capire che un apparecchio salvavita prima o poi potrebbe servire anche a lui o a un suo familiare, alla mamma, al papà o a un fratello.
Quante sono le moto sanitarie a Napoli?
Al momento sono 6. Ne servirebbero altre, ma il vero problema è attrarre il personale, non avere i mezzi. Siamo carenti di personale. A noi servirebbero oltre 40 medici e 40 infermieri e una 50ina di autisti. Questo lavoro è oneroso, difficoltoso e rischioso. Servono incentivi economici e professionali non solo per il 118, ma anche per Pronto Soccorso e Rianimazioni. I medici preferiscono lavorare in ambulatori più tranquilli con lo stesso stipendio. Ma se il lavoro è ben pagato, si trova chi lo fa.
Come sta andando il concorso per infermieri del 118?
Dalle informazioni che abbiamo, la risposta è stata positiva. Ci sono circa 4mila candidati per 30 posti a bando all'Asl di Napoli. Siamo fiduciosi. Si tratta peraltro di una graduatoria alla quale potranno attingere anche le altre aziende sanitarie. Ci sarà probabilmente una prova pre-selettiva, poi le prove scritte o orale. Speriamo per l'estate possa concludersi. Adesso ci aspettiamo un concorso anche per i medici. Un anno e mezzo fa il bando da 50 posti per i medici del 118 andò deserto.
Sono ancora vive le immagini delle file di ambulanze agli ospedali quest'inverno per i picchi di Covid e influenza, com'è la situazione attuale?
Quella situazione è superata. Adesso dovremo affrontare la tematica dei traumi in estate. Stiamo lavorando a un piano anche a livello regionale per un piano integrato con postazioni sanitarie per l'emergenza-urgenza nelle località turistiche.