Napoli, donna malata di cuore rifiuta il ricovero per non essere sfrattata con la figlia
Ha rifiutato un ricovero, utile a tenere sotto controllo i suoi problemi al cuore, per paura di essere sfrattata. Questa la storia di Cristina, che vive in un sottoscala a Materdei, quartiere nel centro di Napoli, insieme alla figlia 20enne, affetta da una malattia genetica: sull'appartamento pende infatti un ordine esecutivo di sfratto per morosità e allora Cristina ha rifiutato di sottoporsi a un ricovero già programmato per paura che lo sfratto venga eseguito e che lei e sua figlia si ritrovino per strada. Proprio nel corso di un precedente tentativo di eseguire lo sfratto, Cristina è stata colta da un infarto acuto, arginato soltanto con l'applicazione di 5 stent coronarici.
La storia di Cristina e di sua figlia 20enne è stata resa nota dagli attivisti della Campana per il diritto all'abitare, che stanno sostenendo le due donne. "Per le due donne, rimaste senza reddito dopo che Cristina ha dovuto abbandonare per ragioni di salute il lavoro in una farmacia, è stato impossibile finora trovare un'alternativa in un mercato degli affitti che, a seguito dell'esplosione senza regole di case vacanza e della speculazione immobiliare, è diventato particolarmente discriminatorio nei confronti di persone che vivono con un assegno sociale" dicono dall'associazione.
"Per venerdì 13 ottobre – spiegano gli attivisti della Campagna per il diritto all'abitare, intervenuti a sostegno alle due donne – è fissato il nuovo accesso per lo sfratto che dovrebbe essere eseguito nonostante abbiamo documentato ai proprietari e alla Questura l'aggravarsi delle condizioni di Cristina".