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A Napoli oltre 2mila bambini segnalati per evasione scolastica nell’anno 2022-23

I quartieri più a rischio Ponticelli, Barra e San Giovanni con 392 segnalazioni, e Secondigliano, San Pietro a Patierno e Miano con 359. Progetti per 84 milioni contro l’abbandono scolastico.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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A Napoli oltre 2mila bambini segnalati per evasione scolastica nell'anno 2022-23. I quartieri più a rischio nella zona orientale, dove nella VI Municipalità di Ponticelli, Barra e San Giovanni si contano ben 392 segnalazioni, Secondigliano e Miano, con 359 segnalazioni, e al centro storico, dove nella II Municipalità si raggiungono le 301 segnalazioni. I dati del Comune di Napoli riguardano gli studenti che frequentano la scuola dell'obbligo, quindi, scuole primarie (ex elementari), secondarie inferiori (ex medie) e superiori.

La mappa della dispersione scolastica a Napoli nell'anno 2022-23

I dati migliori sull'abbandono scolastico si registrano invece nella V Municipalità Vomero-Arenella, con solo 20 segnalazioni, e a Chiaia-Posillipo-San Ferdinando, con 70 segnalazioni.

  • I Municipalità: 70
  • II Municipalità: 301
  • III Municipalità: 127
  • IV Municipalità: 284
  • V Municipalità: 20
  • VI Municipalità: 392
  • VII Municipalità: 359
  • VIII Municipalità: 264
  • IX Municipalità: 90
  • X Municipalità: 97
  • tot. 2.004
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Il Comune in campo contro l'abbandono scolastico

Il Comune dallo scorso anno ha attivato la piattaforma per il monitoraggio della dispersione scolastica. Proprio per contrastare l'abbandono della scuola e la devianza scolastica, che può portare i ragazzi poi su strade pericolose, come quelle della microcriminalità, il Comune ha siglato il Patto Educativo per la città di Napoli, con il Ministro dell’istruzione, il Presidente della Regione Campania, il Prefetto di Napoli, l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Napoli, con l'adesione dell'Impresa “Con i Bambini” e del “Forum Regionale del Terzo Settore”.

Il sindaco Gaetano Manfredi, oggi, è intervenuto alla tavola rotonda ‘Come combattere l'abbandono scolastico' che si inserisce nell'ambito della SPS Conference on Global Challenges, conferenza annuale del Dipartimento di Social and Political Sciences della Bocconi, organizzata oggi e domani a Napoli, in collaborazione con l'Università Parthenope. Per il primo cittadino,

"La dispersione scolastica e la mancanza di competenze per ragazzi che continuano a frequentare la scuola sono questioni fondamentali a livello Paese, ma lo sono ancora di più qui a Napoli dove si raggiungono percentuali molto elevate. La piattaforma di monitoraggio sul fenomeno della dispersione scolastica ha consentito di far emergere la dispersione che spesso era segnalata ma con grande ritardo. I numeri delle segnalazioni negli mesi sono cresciuti proprio perché abbiamo monitorato il fenomeno con tempestività grazie alla nostra piattaforma che incrocia e aggiorna continuamente i dati. Per contrastare il fenomeno è necessario avere prima contezza precisa e poi intervenire su più fronti: didattico, sociale e solo in casi estremi con misure di carattere penale nei confronti dei genitori".

Nel PNRR è previsto un intervento straordinario per ridurre i divari territoriali nella scuola secondaria di I e II grado nell'ambito della dispersione scolastica. Un altro progetto prevede interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del terzo settore.

Il contrasto alla dispersione scolastica passa per la riqualificazione degli ambienti di apprendimento, pensati come ambienti di crescita della persona. Grazie al lavoro sinergico tra il Servizio Tecnico Scuole e le Municipalità, il Comune di Napoli è aggiudicatario di 28 interventi di edilizia scolastica, per un finanziamento totale di 83.588.163,26 euro.

Il Comune inoltre ha aderito al progetto "Scholas cittadinanza – Napoli città educativa". L’obiettivo generale del programma – ha spiegato l’assessore Striano – è quello di promuovere una cultura dell'incontro tra i giovani ed incoraggiare un'educazione ispirata alla convivenza pacifica, ai valori civici ed alla partecipazione civica attiva. Questi principi possono rappresentare una misura utile per il contrasto alla dispersione scolastica, al degrado sociale, culturale ed economico, oltre che per promuovere e sostenere il valore della cittadinanza attiva come bene educativo”.

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