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Napoli dice addio al pittore Armando De Stefano. Oggi i funerali

Napoli dice addio ad uno dei suoi artisti figurativi più rappresentativi: Armando De Stefano è morto a 94 anni. Aveva creato con altri colleghi il Gruppo Sud nel 1947; successivamente aveva fatto parte del movimento realista italiano con Renato Guttuso,  Giuseppe Zigaina, Renzo Vespignani, tra gli altri. Oggi i funerali: De Stefano sarà seppellito a Vico Equense.
A cura di Redazione Napoli
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Nel 2016, lucidissimo, aveva celebrato i novant'anni di vita con una targa del Comune di Napoli, un  pubblico augurio  e l'annuncio di una sua personale al Museo Pan. Il pittore Armando De Stefano se n'è andato martedì 16 marzo, a 94 anni. Protagonista del panorama culturale partenopeo, l'artista figurativo, aveva creato con altri colleghi il Gruppo Sud nel 1947; successivamente aveva fatto parte del movimento realista italiano con Renato Guttuso,  Giuseppe Zigaina, Renzo Vespignani, tra gli altri.  Nato nel 1926, De Stefano  aveva studiato al Liceo Artistico e poi all'Accademia di Belle Arti col maestro Emilio Notte. Docente prima all'Artistico (di cui era stato vicedirettore), vinse poi il concorso per insegnare pittura , nell'Accademia dove ha lavorato dal 1950 al 1992.

Tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi dei Sessanta aveva aperto il suo linguaggio ad una nuova concezione delle forme in cui figurazione e astrazione si fondevano; per poi tornare all'inizio degli anni Settanta ad una figurazione matura ispirata soprattutto a grandi cicli storici e sociali, da Masaniello a Marat, da Odette a Il Mercato dei miti, da Le Maschere alla Rivoluzione Napoletana del 1799. In anni più recenti, cicli sull'Eden degli Esclusi e sulla Terra dei Fuochi in Campania. Aveva realizzato un mosaico e alcuni interventi pittorici ispirati a Federico II nel Rettorato e nell'Aula Magna dell'Ateneo partenopeo. Oggi i funerali: De Stefano sarà seppellito a Vico Equense (Napoli) dopo la benedizione della salma nella Cattedrale del centro della Penisola Sorrentina di cui era cittadino onorario. Quando le condizioni lo consentiranno – fa sapere il Comune – si terrà una pubblica celebrazione a Napoli.

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