Napoli, detenuto appicca un incendio in cella: 8 agenti intossicati nel carcere di Poggioreale

Ha appiccato un incendio nella propria cella all'interno del carcere napoletano di Poggioreale, con il risultato che otto agenti della polizia penitenziaria sono rimasti intossicati. Questo il risultato dell'episodio avvenuto nelle scorse ore all'interno della casa circondariale di Napoli. Lo ha reso noto Marianna Argenio, vice segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) della Campania. Non ci sono stati feriti gravi: gli otto poliziotti sono rimasti intossicati così come lo stesso detenuto, ma le loro condizioni non desterebbero particolare preoccupazione. Il tutto, spiega Argenio, dopo che un detenuto "pretendeva di essere ammesso al lavoro senza tenere conto che c'è una graduatoria di riferimento". Si tratta di un detenuto di originale algerina, che si sarebbe già reso protagonista di altri episodi simili in carcere.
"Un soggetto complicato, già resosi protagonista di eventi critici in carcere, per il quale la Direzione del carcere aveva chiesto il trasferimento in altra sede, negato però dal Provveditorato", spiega Argenio. L'uomo si sarebbe dunque "recato nella sua cella dando fuoco alle suppellettili". Le fiamme si sarebbero poi rapidamente propagate, con. il fumo che ha invaso tutto il padiglione. "Solamente il coraggioso e tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato un tragico epilogo", ha aggiunto Argenio, commentando: "Senza la professionalità e l'alto senso del dovere profuso da tutto il personale di Polizia Penitenziaria, questi gravi eventi avrebbero di certo prodotto conseguenze molto più destabilizzanti. Non passa giorno che non si verificano aggressioni, incendi ed altri gravi eventi critici nei confronti della Polizia Penitenziaria che presta servizio nelle carceri per adulti e minori della Nazione. Siamo sconcertati", ha concluso, "dall'assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all'ordine del giorno".