Napoli, dal Comune regole per i suoi social e per l’Intelligenza artificiale. Niente TikTok (per ora)
Ok all'uso degli assistenti virtuali chatbot e dell'IA sui social del Comune di Napoli, ma non per sostituire gli esseri umani, ai quali dovranno essere solo di supporto, e il loro uso dovrà sempre essere dichiarato. Lo prevede la nuova Social Media Policy del Municipio partenopeo approvata con la delibera di giunta 551 del 12 gennaio 2024.
Palazzo San Giacomo si è dotato nel 2017 di una Policy per l'uso dei social, come Facebook, Instagram e Twitter, ma considerato la rapidità con la quale cambiano la rete e le piattaforme social, ha deciso che era necessario uno svecchiamento, andando a recepire anche le recenti disposizioni normative "per promuovere il corretto utilizzo degli account social da parte di utenti e dipendenti". Il nuovo documento è stato realizzato dal Servizio Comunicazione Istituzionale e Portale Web del Comune.
Ok a chatbot e Intelligenza Artificiale
Per la prima volta sui social del Comune viene ammesso l'uso anche di assistenti virtuali chatbot e di Intelligenze Artificiali (IA):
Gli assistenti virtuali, come i chatbot, offrono ai cittadini un'interfaccia interattiva per accedere a informazioni e servizi in tempo reale, guidandoli verso approfondimenti e assistenza tradizionale.
L’utilizzo di assistenti virtuali e di sistemi di Intelligenza Artificiale è inteso come un supporto e non come un’alternativa ai canali di comunicazione tradizionali, in particolar modo laddove l’interazione umana rappresenti una necessità imprescindibile. Eventuali sistemi implementati dal Comune di Napoli dovranno rendere chiaro e inequivocabile che il servizio utilizzato non prevede l’interazione con un operatore umano.
Il Comune non è su TikTok
Il Comune di Napoli utilizza molteplici canali social ufficiali istituzionali, per scopi comunicativi, per raggiungere una platea più ampia. Al momento è presente sui seguenti account:
- Facebook: Informazioni e contenuti multimediali di carattere generale e di servizio
- Twitter: Brevi informazioni di servizio e notizie di interesse generale (dispositivi di traffico, bandi di gara, ecc.)
- Instagram: Contenuti di natura culturale, artistica e di rilevanza turistica
- Linkedin: Bandi di concorso, procedure di gara,opportunità professionali e corporate identity
- YouTube: Dirette streaming delle sedute consiliari, interviste, conferenze stampa, ecc.), contenuti della WebTV del Comune di Napoli
- Telegram: Informazioni in tempo reale su allerte meteo, dispositivi di circolazione e altre notizie rilevanti
- Whatsapp: Aggiornamenti e informazioni di servizio, avvisi pubblici, eventi e attività promosse dall’amministrazione
- Threads: Brevi informazioni di servizio, notizie di interesse culturale, innovazione e cittadinanza digitale
Non c'è invece – per ora – un canale TikTok del Comune di Napoli, nonostante il social cinese sia tra i più popolari, soprattutto tra i giovani. Attraverso i social il Comune comunica con gli utenti. I social, ad ogni modo, non sono sostitutivi dei canali ufficiali per scaricare documenti, inviare segnalazioni o reclami.
La moderazione dei commenti non è h24
Altro "neo" della gestione riguarda la moderazione dei contenuti. Il Comune è molto attento al rispetto della netiquette sui propri canali, dai quali, ovviamente sono banditi insulti e offese e vige il massimo rispetto per gli utenti e per la privacy
. Tuttavia, in una società digitale connessa h24, infatti, i social istituzionali del Comune di Napoli fanno i conti con gli orari di uffici del settore pubblico. Dopo una certa ora, quindi, non è più possibile moderare commenti poco consoni:
"I commenti pubblicati dagli utenti non sono moderati preventivamente, ma il monitoraggio è assicurato compatibilmente con gli orari di ufficio. Il Comune di Napoli non può garantire la rimozione immediata di tutti i contenuti inopportuni. Gli utenti sono, pertanto, incoraggiati a segnalare interventi offensivi o inappropriati affinché l'amministrazione possa provvedere tempestivamente alla loro cancellazione".
Il Comune avvisa, comunque, che:
Saranno rimossi nel più breve periodo possibile:
- – i contenuti che rappresentano insulti o contengono un linguaggio offensivo, volgare, diffamatorio, discriminatorio, razzista o sessista;
- – i commenti o i messaggi che violano la privacy di terze persone o che costituiscono molestie o minacce;
- – i contenuti che promuovono attività illegali, come la violazione del diritto d'autore e marchi registrati, nonché la diffusione di materiale pornografico o la promozione di atti violenti;
- – i contenuti che costituiscono spam o pubblicità non autorizzata, inclusi messaggi commerciali o di propaganda politica.
- L'interesse pubblico degli argomenti è un requisito essenziale. Potranno essere rimossi, a discrezione dell’amministrazione, i commenti che trattano questioni personali, così come i contenuti non rilevanti per l'ente, che non contribuiscono alla discussione o considerati off-topic. Il Comune di Napoli si riserva il diritto di adottare misure appropriate e graduali nei confronti di coloro che violano ripetutamente la Social Media Policy o altre norme di legge. Tali misure possono includere il blocco o il ban – temporaneo o permanente – dell'utente, nonché la segnalazione alle autorità competenti e, in casi particolarmente gravi, alle forze dell'ordine.
Cancellate nel più breve tempo possibile anche le emoji che incitano all'odio, alla violenza, al razzismo, o che comunque risultino offensive, anche in considerazione al contesto e alla tipologia di messaggio che si intende veicolare o che risulti percepito.