
"Napoli like Lagos", Napoli come Lagos. Il tweet è di Victor Osimhen, l’accattante nigeriano del Lille acquistato dal Calcio Napoli per 50 milioni di euro – il calciatore più costoso della storia del club partenopeo – ed è una esclamazione di fratellanza, di comunanza di interessi, di voglia d'unire un pezzo d'Africa con una delle capitali del Mediterraneo. Su Twitter qualcuno ha iniziato a fare ironie sulla condizione di Lagos, megalopoli da 16 milioni d'abitanti e città più grande d'Africa e Napoli, terza città d'Italia. Lagos è penultima in "The Global Liveability Index" ovvero la classifica sulla vivibilità delle città mondiali, sopra solo a Damasco, in Siria e qualche anno fa tante furono le polemiche per un articolo del tabloid inglese The Sun che inseriva proprio il capoluogo partenopeo tra le città più pericolose sulla faccia della Terra.

Ma tutto questo il bravo (e super pagati) calciatore nigeriano dalla storia commovente che presto approderà all'ombra del Vesuvio per indossare la casacca azzurra, non lo sa. E per ora si gode gli auguri e i complimenti senza capire le ironie maligne di qualcuno che in un messaggio di fratellanza ha voluto infilare maligna ironia sulla condizione di due città a loro modo incredibili, una megalopoli africana e una delle più antiche città d'Europa. Speriamo solo che il buon Osimhen non debba sperimentare troppo presto sulla sua pelle, una volta qui, il brutto atteggiamento e il brutto pregiudizio di certi italiani nei confronti dei calciatori africani e in particolare di quelli provenienti dalla Nigeria. È proprio vero che si è sempre meridionali di qualcuno.
