A Napoli è troppo facile procurarsi un coltello o un tirapugni: li vendono anche ai ragazzini
Dieci minuti. Tanto ci è voluto per comprare, in centro, a Napoli, un coltello a scatto e una tirapugni. Stabilire quando un coltello è un'arma è facile. La legge dice che è classificabile come tale «quando è creato allo scopo di arrecare un danno alla persona e non è previsto, né è ipotizzabile, un uso differente». Coltelli a scatto o a serramanico e tirapugni rientrano perfettamente in questa definizione.
Il guaio è che a Napoli ci sono sempre più ragazzini, minorenni, ad avere un coltello in tasca. Quello che ti dicono è «Lo hanno tutti in tasca per difendersi dagli altri». Negli ultimi mesi nel Napoletano ci sono stati vari episodi di aggressioni tra minori con lame o coltelli. Fanpage.it ha parlato con due ragazzini del centro storico partenopeo.
I guaglioni ci hanno spiegato perché camminano armati: secondo loro avere un coltello con se è un deterrente per non «avere coltellate dagli altri, perché a Napoli tutti hanno un coltello». Nonostante i rischi e il pericolo, ci spiegano che si comprano facilmente e ci indicano anche le zone, in pieno centro, dove si possono reperire coltelli e tirapugni. E così, con meno di 20 euro e in poco più di 10 minuti, con una telecamera nascosta abbiamo individuato e proceduto all'acquisto di tre coltelli, tra cui due a scatto e – poco dopo – anche una tirapugni, illegale in Italia.
Gli acquisti sono avvenuti nella vasta zona alle spalle della stazione ferroviaria centrale, tra il rione Vasto e Porta Nolana. I controlli non esistono, chiunque si può infilare in quei vicoli ed uscirne con un'arma. Non immaginiamo nemmeno cosa possa acquistare chi ha "conoscenze" ed è intenzionato ad armarsi con oggetti ancor più pericolosi.