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Napoli avrà il primo impianto di compostaggio rifiuti. Sorgerà a Ponticelli, lavori da gennaio 2024

L’impianto di compostaggio dei rifiuti umidi del Comune di Napoli a Ponticelli: 31 milioni il costo, lavori dal 2024 al 2026 (sulla carta)
A cura di Cir. Pel.
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Tutto quello che viene gettato nella frazione "umido" della raccolta differenziata dei rifiuti a Napoli da anni viene incredibilmente trasferito altrove per essere trasformato in compost, ovvero in quel terriccio poi usato per nelle coltivazioni, come fertilizzante. Motivo? Qui a Napoli, dopo milioni di soldi spesi per l'emergenza rifiuti, nella città che ha la Tari (tassa rifiuti) più alta d'Italia, non c'è ancora un impianto di compostaggio, capace di prendere questa frazione umida (residui di alimenti, fondi di caffè eccetera) e trasformarla.

Si parla da anni di un impianto, ma finora non è stato ancora realizzato. Motivi? Svariati. L'inefficienza della politica napoletana degli ultimi decenni, le pastoie burocratiche intorno a ogni cosa che riguardi la questione rifiuti in città e poi le polemiche cosiddette "nimby" (acronimo inglese, sta per Not In My Backyard, non nel mio cortile) di quartieri che dicono no al compostaggio per paura di odori sgradevoli.

Tutto ciò pare superato: aggiudicati i lavori per la nascita dell’impianto compostaggio; da gennaio 2024 avvio progetto dell’impianto che sarà pronto nel 2026. L'impianto cosiddetto "digestore" sorgerà nella zona est di Napoli, in via De Roberto a Ponticelli. Sarà grande 72.000 metri quadrati e promette di smaltire 40.000 tonnellate di umido l'anno, recuperando biometano, il tutto senza portare alcun danno ai cittadini residenti nel quartiere, con un impianto perfettamente controllato.

La gara indetta dal Comune di Napoli con la collaborazione della sua azienda di nettezza urbana, Asìa ha portato a 4 offerte, con l'appalto assegnato alla fine degli esami di legge all’offerta presentata dal concorrente RTI che ha presentato un ribasso del 10,81% e quindi realizzerà l'impianto in totale per 31 milioni e 800.000 euro.

I fondi sono finanziati dalla Regione Campania che ha inserito la realizzazione dell'impianto di compostaggio a Napoli nella lista delle opere finanziate dall'Fsc (Fondo Sviluppo e Coesione) del periodo 2014-2020, che ha portato il Comune di Napoli alla possibilità di realizzare l'impianto. Da gennaio parte la realizzazione del progetto esecutivo, con via a lavori a metà 2024 e previsione di impianto pronto nel 2026.

Nel progetto di Asìa, il biometano sarà utilizzato nella stazione di rifornimento in cui l'azienda del Comune di Napoli per la pulizia della città rifornirà i camion per la raccolta dei rifiuti che vanno a biometano, chiudendo così un cerchio di riutilizzo dei rifiuti che punta a ulteriori passi avanti del lavoro dell'azienda ma anche a progetti di riduzione delle tasse sui cittadini.

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