A Napoli l’artigianato dei Talarico, ombrellai dal 1860: “Cinque generazioni in bottega”

Aste realizzate con legni pregiati, coperte dipinte a mano, teste di personaggi famosi come impugnature: nella bottega dei Talarico ai Quartieri Spagnoli, ci sono ombrelli per tutti i gusti. Una storia di artigianato, la loro, che dura da oltre 160 anni e che vede i giovani protagonisti delle sfide del futuro.
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Nella città del sole, c’è chi produce ombrelli dal 1860: è la ditta della famiglia Talarico, un’azienda ultracentenaria dove l’amore per l’artigianato è diventato tradizione. Un piccolo laboratorio, in vico Due Porte a Toledo ai Quartieri Spagnoli, è dove tutto è iniziato. Tra queste mura, la sua seconda casa fin da bambino, ci accoglie Mario Talarico jr, l’attuale proprietario: «Qui dentro, mi sono sempre divertito tanto – ci racconta – osservavo il lavoro dei più grandi e, pian piano, imparavo». All’inizio tanta pratica alla macchina per cucire, con suo padre, Alfredo, a fargli da maestro; poi la sua prima creazione, in età avanzata, a 20 anni: «Da lì, non mi sono più fermato – dice Mario jr – ho realizzato ombrelli in pelle, con aste e impugnature personalizzate, bastoni, parasoli: di tutto, e tutto rigorosamente fatto a mano».

Mario Talarico Jr, dai fumetti all'artigianato

Mario Jr, in origine, era un fumettista. Una grande azienda notò il suo talento e gli propose di trasferirsi a New York, a disegnare le copertine di cui si innamorava da bambino. L’artigiano, però, ha fatto una scelta di cuore: «Ti dico la verità, la cosa mi allettava tantissimo – confessa – ma poi mi sono chiesto: ‘E se nessuno continua questo lavoro?'».

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Oggi, riversa la sua creatività su manici, coperte e impugnature, che scolpisce e dipinge: si può reggere un ombrello dalla testa di Totò, Joker o Harry Potter, con ritratti di Stanlio e Ollio o Elvis Presley a ripararci dalla pioggia. In ogni angolo della bottega ci sono forme, colori e stili diversi: «Nel mio negozio, posso essere me stesso. Posso essere Mario» dice l’artigiano. Il mondo dei fumetti, però, gli aveva lasciato un sogno nel cassetto: «Sono sempre stato un fan di Batman – racconta – condividiamo l’amore per la notte». Talarico voleva dedicare una delle sue creazioni all’attore che, secondo lui, aveva vestito meglio i panni del suo supereroe preferito: Christian Bale. Questo desiderio si è realizzato in un momento molto particolare: «Mio padre è morto nell’ottobre del 2019 – racconta commosso – il giorno del suo funerale, mi è arrivato un messaggio proprio da Christian Bale, che mi chiedeva di realizzargli un ombrello».

Gli ombrellai più famosi della città del sole

Nella vicina rivendita di via Toledo, a pochi metri dal laboratorio, incontriamo un vero e proprio pezzo di storia di questa ditta: Mario Talarico, quasi 90 anni, per tutti zio Mario. La sua generazione ha portato avanti un’azienda resa grande – già dagli anni ‘20 – da mamma Concetta e papà Giovanni. Tra gli altri, ad usare i loro ombrelli sono stati Totò, i De Filippo, Eduardo Scarpetta, i papi Benedetto XVI e Francesco e star dello spettacolo da ogni parte del mondo.

La chiave di questo successo, secondo Mario Senior, è da attribuire solo alla passione, da sempre il carburante della famiglia: «Fare l’artigiano significa dimenticarsi dell’orologio – ci dice – non importa a che ora si esce di casa e quando si torna». Zio e nipote concordano su una cosa: questi mestieri, per sopravvivere, vanno inseriti nelle scuole, come percorso di specializzazione. Entrambi sono speranzosi riguardo i giovani: «Vanno incoraggiati e sostenuti, con loro non esiste la parola ‘no'. Il futuro di questi lavori è nelle loro mani».

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