Napoli: antifurto meccanico per moto? È inutile: i ladri lo tagliano col mini-flex, indisturbati

Col flex per demolire pezzo pezzo un antifurto meccanico per moto: il fatto è avvenuto al Vomero nel silenzio generale.
A cura di Redazione Napoli
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È sconfortante quanto vero: ormai non c'è antifurto che i ladri non riescano a violare. Elettronico o meccanico è solo questione di tempo. A questo poi si aggiunge l'indifferenza generale: vedere dei ladri dotati di flex che riescono a fare a pezzi un antifurto meccanico per moto nell'indifferenza generale e nonostante l'attrezzo sia effettivamente rumoroso ed evidente, segna una certezza: tutto è possibile. Siamo a Napoli, quartiere Vomero, la strada è in via Solimena nei pressi dell’isola pedonale, una zona popolatissima di giorno e di notte. Il video è stato diffuso dal deputato Francesco Emilio Borrelli: alcuni residenti riprendono col telefono due ladri che rubano una moto dopo aver tagliato l’antifurto con il flex. Il tutto mentre il quartiere era ancora animato di passanti e locali aperti. I due criminali, giunti a bordo di uno scooter, si sono poi dileguati nel traffico cittadino.

«Le immagini di questo furto sono sconcertanti per diversi motivi – ha commentato Borrelli insieme ai consiglieri di Europa Verde Rino Nasti e Luca Bonetti -. In primis l’arroganza e la prepotenza di questi criminali che agiscono con un flex per rubare una moto nel bel mezzo di un quartiere affollato di persone che passeggiano per raggiungere i numerosi locali presenti»

«Senza temere minimamente che qualcuno possa fermarli o chiamare le forze dell’ordine. In secondo luogo per l’indifferenza dei tanti che, passando a pochi metri da loro, hanno ritenuto di girare la faccia dall’altra parte, senza sentire l’esigenza di allertare le forze dell’ordine, anche in modo accorto. In terzo luogo per il fatto che lo scooter sul quale sono arrivati circolava tranquillamente senza targa, senza essere fermato da nessuno. La criminalità è ormai fuori controllo, sempre meno intimorita dalla scarsa presenza di forze dell’ordine sul territorio e forte della connivenza di tanti. Una deriva – concludono che va arginata al più presto, ma serve l’impegno di tutti».

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