Napoli, ancora cumuli di rifiuti in strada oggi dopo sciopero dei netturbini, ma riparte la raccolta

Ancora cumuli di rifiuti non raccolti in strada questa mattina a Napoli. La città si è risvegliata ancora sporca, per il secondo giorno consecutivo, a causa dello sciopero di 24 ore degli addetti di Asìa, la società dell'igiene urbana del Comune, che ha interessato la giornata di ieri. Stamattina la raccolta dei rifiuti è ripresa e in strada si sono riviste anche le macchine spazzatrici, ma sono rimasti anche tanti cumuli, che non si è riusciti a raccogliere nel turno mattutino. Saranno rimossi probabilmente nel corso della giornata. Ieri lo sciopero proclamato dalle sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel e dalle sigle autonome Flia e Servizi e Filas, ha raccolto un'alta percentuale di adesione tra i lavoratori, che chiedono all'amministrazione comunale interventi strutturali per migliorare le condizioni lavorative e attrezzature per offrire un servizio migliore alla cittadinanza. Una prima grana per il neo-sindaco Gaetano Manfredi, che però nulla ha potuto fare per mediare con i sindacati, poiché non si è ancora insediato a Palazzo San Giacomo – lo farà probabilmente nel corso della settimana, non appena ci sarà la proclamazione da parte della Corte d'Appello di Napoli del nuovo consiglio comunale.
Ma perché i sindacati di Asìa hanno proclamato lo sciopero? L'agitazione è stata proclamata dalle sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel e dalle sigle autonome Flia e Servizi e Filas. Tra i motivi, "personale sempre più anziano, oramai ridotto ai minimi termini – è scritto in un comunicato – e viene costretto a sopperire a gravi carenze di organico con aumenti sproporzionati e intollerabili dei carichi di lavoro. Diversi servizi nelle Unità Operative dislocate sul territorio cittadino sono drasticamente ridotti o del tutto soppressi. La città è sempre più sporca e finanche nel periodo estivo non c'è stata la capacità o la volontà di sostituire i lavoratori in ferie, arrecando un ulteriore danno d'immagine”.
