Napoli, anche quest’anno Cippi di Sant’Antonio fuori controllo: roghi in tutta la città, forze dell’ordine aggredite
Il 17 gennaio si festeggia Sant'Antonio e a Napoli, da tradizione, sin dai tempi di Carlo III di Borbone, al santo si tributano falò, i cosiddetti Cippi di Sant'Antonio. Da qualche anno, però, la tradizione si è trasformata in una sorta di sfida tra quartieri, o meglio, tra gruppi di ragazzini dei diversi quartieri, soprattutto nel centro della città, a chi realizza il falò più grande e spettacolare. E così, molto prima della data prevista per i roghi, in città cominciano le attività illegali: orde di ragazzini rubano, durante le festività natalizie, i classici abeti o altri alberi così da procurarsi il legname necessario al falò del proprio quartiere. All'inizio di dicembre, ad esempio, un ragazzino ha abbattuto l'antico cedro libanese che sorgeva in Largo San Giovanni Maggiore, nel centro storico.
Sassi contro i carabinieri al centro storico
Poco o nulla possono fare i sequestri effettuati dalle forze dell'ordine, che pure durante le feste e poco prima del 17 gennaio hanno sequestrato chili e chili di legna. Quando è arrivata la sera del 17 gennaio, infatti, i tradizionali roghi dedicati a Sant'Antonio si sono accesi in svariati punti della città. E, per consentire che il loro falò si stagli in alto, i ragazzini sono disposti a tutto: anche quest'anno, le forze dell'ordine intervenute per tenere sotto controllo la situazione sono state aggredite. A Materdei, ad esempio, sono stati lanciati sassi contro i carabinieri, mentre a San Giovanni a Teduccio la sassaiola ha riguardato i vigili del fuoco.
Vigilessa ferita alla testa a Fuorigrotta
Quest'anno si è andati anche oltre la data del 17 gennaio. Il 19 gennaio, nel quartiere Fuorigrotta, la Polizia Municipale è intervenuta in via Campegna, dove alcuni ragazzini stavano accendendo un rogo in strada. Anche in questo caso, gli agenti sono stati bersagliati dal lancio di sassi, uno dei quali ha colpito alla testa la vice comandante dell'Unità Operativa Fuorigrotta: la vigilessa è stata suturata in ospedale e dimessa con 15 giorni di prognosi.