Napoli, ambulatori dei medici pieni: “Picco di influenza e virosi respiratorie”
"Sono centinaia le visite ambulatoriali e domiciliari ai pazienti fragili effettuate dai medici di famiglia in regione a seguito del picco d’influenza e di virosi respiratorie a Napoli in Campania". A lanciare l'allarme è Giovanni Senese, segretario Regionale Campania dello SMI (Sindacato Medici Italiani ), che chiede incentivi per i medici e il potenziamento dell'ex guardia medica, tra le altre cose.
"Picco di influenza, ambulatori pieni a Napoli"
È di ieri la decisione dell'Asl Napoli 1 Centro di sospendere i ricoveri programmati non urgenti negli ospedali napoletani, perché i Pronto Soccorso sono pieni di pazienti a causa dell'influenza. Nei primi 4 giorni dell'anno si sono registrati, infatti, 2mila accessi. Un iperafflusso che, secondo lo Smi, si registra anche negli ambulatori dei medici di base.
"I medici di famiglia – spiega Senese – sono in prima linea nel picco influenzale ed evitano il sovraffollamento ai Pronto Soccorso. I medici di famiglia sono a lavoro per 12 ore al giorno, nonostante i rallentamenti amministrativi legati ai nuovi codici del Nomenclatore Nazionale per le ricette. Solo grazie alla abnegazione dei medici di medicina generale si sono ridotto gli accessi ai pronto soccorso in tutta la Regione, nonostante le criticità organizzative di alcune Aziende Sanitarie Locali, che non possono ricadere sulla nostra categoria".
Lo Smi: "Servono incentivi per i medici"
"Sono migliaia, infatti – conclude Senese – i pazienti campani che al momento non hanno il medico di medicina generale e che di sera si recano presso i presidi della continuità assistenziale (ex Guardie Mediche) per le cure. Per questo chiediamo misure che incentivano le giovani generazioni ad intraprendere la professione di medico di medicina generale oltre ad auspicare un potenziamento dell’ex Guardie Mediche, che insieme agli ambulatori dei medici di famiglia possono svolgere un efficace filtro nelle cure e impedire il sovraffollamento ai Pronto Soccorso degli ospedali di Napoli e della Campania".