Napoli, morta marinaia greca di 19 anni: ancora non si sa cosa l’abbia uccisa, escluso il Covid
È ancora avvolta dal mistero la morte di Thalia Kordambalou, la cadetta della Marina Militare greca di 19 anni deceduta in ospedale a Napoli: la giovane si trovava a bordo della Prometheus, la nave più grande della flotta militare greca, proveniente da Tunisi e arrivata al Porto di Napoli per lo scalo previsto, quando ha cominciato a stare male: da quanto si apprende, la 19enne aveva sul corpo eruzioni cutanee e presentava febbre riconducibile a una infezione da setticemia; si esclude – come invece era emerso subito dopo la notizia della morte della cadetta – che la ragazza fosse positiva al Covid-19, dal momento che i tamponi effettuati sarebbero risultati negativi. Trasportata all'ospedale del Mare, Thalia Kordambalou è stata poi trasferita al Cotugno, nosocomio partenopeo specializzato in malattie infettive, dove purtroppo è deceduta nella giornata di ieri, giovedì 25 agosto.
Altri due marinai in ospedale: la nave è in quarantena nel Porto di Napoli
Soltanto quando la 19enne è stata trasportata in ospedale e si è venuto a conoscenza dei sintomi che presentava, sono scattati i protocolli sanitari circa una possibile malattia infettiva: la Prometheus è stata così messa in quarantena nel Porto di Napoli. Ad accusare un malore – non è ancora chiaro se riconducibile, sul piano dei sintomi, a quello accusato dalla 19enne – anche altri due marinai che si trovavano a bordo della nave greca: si tratta di un uomo e una donna, entrambi 21enni, anche loro ricoverati all'ospedale Cotugno; stando a quanto si apprende, le condizioni di salute dei due giovani non sono giudicate preoccupanti.