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Napoletani a Roccaraso e riciclaggio coi 20 euro: storia di un’indagine mai esistita

A distanza di un mese, fonti qualificate confermano a Fanpage.it: né Carabinieri né Guardia di Finanza hanno mai avviato indagini sulle presunte mazzette di venti euro che sarebbero state spese dai napoletani a Roccaraso.
A cura di Nico Falco
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Caos a Roccaraso nel weekend di gennaio
Caos a Roccaraso nel weekend di gennaio

Napoletani che "invadono" Roccaraso con centinaia di autobus guidati da qualche influencer, la cittadina abruzzese a ferro e fuoco dopo una novella discesa dei barbari: narrazione che ha spopolato qualche mese fa, condita con qualche dato inventato, qualche pregiudizio e sicuramente un po' di dichiarazioni sopra le righe per una bella aggiunta di folklore. Ma la ricetta non sarebbe stata completa senza la camorra: ed ecco, quindi, il riciclaggio di denaro e mazzette di banconote da venti euro, con tanto di indagine della Procura affidata, girava voce, ai Carabinieri o alla Guardia di Finanza. E poco conta che di riscontri non ne erano saltati fuori e, a questo punto, è probabile che nemmeno ci saranno in futuro: non ci sarebbe, nemmeno oggi, nessuna indagine ufficiale.

I controlli, è chiaro, quelli ci sono stati, così come accertamenti mirati e sicuramente la vicenda è stata "attenzionata" dagli inquirenti. Come è ovvio che succeda quando girano molti soldi e per la maggior parte in contanti. Ma nessuno sembra avere contezza di queste mazzette di banconote da venti euro che sarebbero state nello "starter kit" del napoletano a Roccaraso, che le avrebbe dispensate a destra e a manca con il pretesto di comprare, di volta in volta, una bottiglietta d'acqua o un pacchetto di caramelle. Soldi che sarebbero stati proventi di attività illegali, e che sarebbero stati affidati ai turisti in gita col preciso compito di cambiare quante più banconote possibile.

Agli inizi di febbraio, i giorni in cui si era diffusa la voce secondo cui la Procura avrebbe aperto il fascicolo con l'ipotesi di reato di riciclaggio, fonti qualificate avevano confermato a Fanpage.it che né i Carabinieri né la Guardia di Finanza stavano indagando, né a Napoli, da dove erano partiti gli autobus, e nemmeno a L'Aquila, dove il reato si sarebbe consumato. A distanza di un mese l'unica cosa cambiata sembra essere l'affluenza a Roccaraso, drasticamente diminuita. Sul versante giudiziario, invece, la situazione sarebbe rimasta la stessa: nessuna indagine avviata, né su delega e nemmeno di iniziativa.

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