Musk dona 2 milioni di dollari per studiare i papiri di Ercolano
Elon Musk dona 2 milioni di dollari per studiare i papiri di Ercolano. Manoscritti antichi che custodiscono i tesori della filosofia e della storia dell'antichità classica greco-romana. Circa 500 pergamene carbonizzate, scoperte tra il 1752 e il 1754 nella città vesuviana, distrutta assieme a Pompei dall'eruzione del 79 dC, sono ad oggi conservate in gran parte nella Biblioteca Nazionale di Napoli, che si trova all'interno del Palazzo Reale di Napoli, in piazza del Plebiscito. È molto difficile srotolare questi documenti, perché sono fragilissimi e rischiano di disintegrarsi al tocco umano ed anche a quello delle macchine più sofisticate. Per questo motivo, negli ultimi anni si stanno utilizzando altri sistemi meno invasivi, come l'utilizzo di raggi X e l'applicazione dell'Intelligenza Artificiale, per leggere i papiri senza danneggiarli.
E qui entra in gioco l'iniziativa di Musk, il miliardario sudafricano, naturalizzato statunitense, e vicinissimo al neo-presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha una grande passione per Roma Antica. Ieri, il suo portavoce in Italia, Andrea Stroppa, ha annunciato su X (l'ex piattaforma Twitter, di proprietà del magnate della tecnologia) che Musk ha stanziato 3 milioni di dollari "per la cultura dell’antica Roma". Di questi, circa 2 milioni dovrebbero andare a finanziare l'organizzazione Vesuvius Challenge, nata nel 2023, che si occupa di decifrare i papiri di Ercolano.
L'iniziativa di Musk per Ercolano
"Studiate Roma Antica e siete archeologi, studenti, ricercatori, restauratori e vi servono soldi per i vostri progetti? – scrive Stroppa su X – American Institute for Roman Culture con il supporto della Fondazione Musk vi ascolta Proponete vostri progetti". Lo scorso anno, ad aggiudicarsi un premio di 700mila dollari messo in palio nell'ambito del Vesuvius Challenge, da Brent Seales, docente di informatica dell'Università del Kentucky, per aver decifrato un papiro di Ercolano furono tre studenti, tra i quali un tirocinante presso Space X, la società di Elon Musk. In quell'occasione furono svelati dopo 2mila anni i segreti di un papiro con gli scritti del filosofo epicureo Filodemo. Ad Ercolano, infatti, nell'antichità classica, c'era una fiorente scuola che si rifaceva al filosofo della Grecia Antica Epicuro.
Le nuove risorse messe in campo da Musk per il Vesuvius Challenge saranno utilizzati per decifrare nuovi papiri. A marzo, ha spiegato a Il Mattino il papirologo dell'Università Vanvitelli, Gianluca Del Mastro, una decina di papiri sarà portata ad Oxford per essere scansionata con un acceleratore di particelle. I dati saranno poi elaborati negli Usa, per provare a decifrare il contenuto dei papiri.