Muore davanti alla moglie mentre è alla guida e si schianta contro uno scooter: tragedia al Vomero
Tragedia nella mattinata di oggi, lunedì 23 dicembre, al Vomero, quartiere collinare di Napoli: un uomo di 79 anni – T.G. le sue iniziali – è morto mentre si trovava alla guida della propria autovettura, all'interno della quale si trovava anche la moglie. Stando a quanto si apprende, il 79enne, a bordo di una Renault Twingo, stava percorrendo via Recco, a due passi da piazza Antignano, sede di un noto mercato rionale della zona collinare, quando, giunto all'intersezione con via Antignano si è sentito male e ha perso il controllo della vettura, che si è schiantata contro uno scooter in sosta.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, nonostante i tentativi di rianimarlo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo; non ha invece riportato conseguenze, dopo l'impatto, la moglie della vittima. Sul luogo si sono recati anche gli agenti dell'Infortunistica Stradale della Polizia Municipale di Napoli, che hanno effettuato tutti i rilievi utili a determinare la dinamica dell'incidente; in questo senso, indicazioni sono arrivate dalla donna, che ha confermato la ricostruzione. Pertanto, la salma del 79enne è stata liberata e affidata alla famiglia, che potrà procedere con i funerali. Il drammatico decesso e il conseguente incidente ha avuto non poche ripercussioni sul traffico automobilistico del quartiere residenziale, già intasato nel periodo natalizio.
L'Asl Napoli 1: "Ambulanza arrivata in 3 minuti"
Con una nota l'Asl Napoli 1 ha fatto chiarezza sui tempi di intervento in seguito a polemiche sui social. In merito all'intervento al Vomero viene precisato che la richiesta di intervento è arrivata alle 9.32, l'ambulanza è stata inviata un minuto dopo e ha raggiunto il posto alle 9.36. Per un secondo intervento in emergenza, sempre per un arresto cardiaco, la centrale operativa è stata allertata alle 15.17 e il mezzo di soccorso ha raggiunto il corso Umberto I otto minuti dopo.
"Purtroppo, in entrambi i casi non è stato possibile rianimare i pazienti nonostante le manovre salvavita effettuate tempestivamente – dice il direttore generale dell'Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva – alle famiglie colpite da questo lutto va tutta la nostra solidarietà e le nostre più sincere condoglianze, così come agli operatori che ogni giorno mettono anima e passione nel loro lavoro va la nostra riconoscenza".
"Talvolta, – aggiunge Giuseppe Galano, direttore del Servizio 118 dell'Asl Napoli 1 Centro – bisogna accettare anche la possibilità di non farcela per la gravità del caso, non si può sempre imputare la causa del processo ad un presunto ritardo o ad una mancanza da parte degli operatori che, invece, mettono anima e cuore in ogni intervento. È giusto raccontare e commentate i fatti per quelli che sono, evitando suggestioni e soprattutto evitando di creare nei confronti dell’utenza una sfiducia ingiustificata in un servizio che è ben rodato e consente di salvare centinaia di vite ogni anno".